Era il punto fermo della sua vita, ma lontana dai riflettori. Elena, la moglie del professor Federico Rea, è rimasta accanto a lui fino all’ultimo.
La notizia della morte di Federico Rea, professore ordinario di Chirurgia Toracica all’Università di Padova e figura di riferimento a livello nazionale, ha colpito il mondo accademico e sanitario. È scomparso il 10 luglio 2025, dopo una lunga carriera fatta di passione, ricerca e dedizione ai suoi pazienti.
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Accanto a lui, sempre, c’era Elena, sua moglie. Non una figura pubblica, non una donna da copertina. Ma una presenza solida, silenziosa e costante. Il suo nome compare solo ora, nei messaggi di cordoglio ufficiali dell’Ateneo e dei colleghi, che si sono stretti “attorno alla moglie Elena, ai figli Rebecca, Tommaso e Luca”.
Non si sa molto di più. Non ci sono profili social, interviste o apparizioni pubbliche. E forse è proprio questo il punto: Elena ha scelto di rimanere dietro le quinte, al fianco del marito, lontana dalla ribalta, ma presente nei momenti che contano.
Il professor Rea era un uomo di scienza, ma chi lo conosceva davvero racconta anche della sua profonda umanità. E in quella dimensione privata, domestica, affettiva, Elena ha avuto un ruolo chiave. Una moglie, una madre, una compagna di vita.
Oggi il suo nome appare per la prima volta nelle cronache. Ed è giusto così. Perché dietro ogni grande medico, spesso c’è qualcuno che lo sostiene con forza e discrezione. Nel caso di Federico Rea, quella persona è sempre stata Elena.
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