Esistono tematiche intime e dolorose, delle quali non è semplice parlare. Autentici tabĂą, spesso fronteggiati con una superficialitĂ assordante, scelte di vita che sembra debbano essere giustificate al mondo intero, quando il dolore che portano con esse è assolutamente personale. E poi esiste la musica, ed esistono artisti come Ernia capaci di mettere in note un racconto delicato, struggente, pieno d’amore. E’ l’amore la colonna portante della canzone “Buonanotte“, uno dei brani piĂą intensi dell’album del rapper milanese classe 1993, “Io non ho paura“, uscito tre anni fa.
Buonanotte di Ernia, a chi è dedicata?
“Buonanotte” è uno dei singoli piĂą amati dai fan dell’artista, nonostante la tematica affrontata in esso non sia esattamente delle piĂą semplici. Il brano è dedicato all’amata compagna Valentina Cabassi, che gli ha regalato in questi giorni la gioia di diventare genitore per la prima volta.
La vita sentimentale del rapper e dell’influencer e modella non è stata, però, costellata solo di gioie. La coppia, legata da un profondo legame dal 2019, ha dovuto intraprendere una scelta consapevole, ma lacerante: quella dell’aborto.
Vedi, io stavo fuori già dall’arrivo/ Aveva un che di punitivo, tipo messo in castigo/ Ma nelle sale d’attesa ho capito/ Temono che l’uomo possa fare pressione di qualche tipo/ La mamma si è ripresa dopo un po’ nonostante/ Questo sia uno di quei fatti che fa l’anima pesante/ E in genere il dolore passa, serve pazienza/ Ma alcuni vengono colpiti con molta meno clemenza di altri
“Buonanotte” di Ernia rappresenta un caso davvero speciale nell’ambito delle canzoni che trattano il controverso tema dell’aborto. Il testo, infatti, mostra il racconto della terribile esperienza dell’interruzione di gravidanza dal punto di vista maschile, concentrandosi sul rispetto della scelta della propria partner, sul sostegno ad una coppia che non conoscerĂ mai il proprio bimbo, sul diritto di intraprendere un percorso che, comunque vada, si rivelerĂ complesso da superare.
Non solo cronaca di un momento difficile, ma anche e soprattutto una ninna nanna sussurrata a quella “Sveva” mai nata, che proprio il 7 luglio ha “rivisto” la luce e ha salutato due giovani genitori raggianti. Una preghiera di perdono, rispetto e comprensione per una scelta che mai viene presa a cuor leggero. Nessuna propaganda, solo una confessione uscita dal cuore di un uomo che, finalmente, ora sarĂ chiamato “papĂ ”.
Ernia, Buonanotte: visual video
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