Arriva nella giornata odierna una notizia essenziale per fare chiarezza sulle dinamiche di quanto accaduto presso la Villa Pamphili nel mese di giugno. Dalla necroscopia è emerso che Anastasia Trofimova e sua figlia Andromeda, sono state uccise entrambe per strangolamento. Il compagno, Kaufmann, aveva già addosso l’accusa di strangolamento per la bambina di appena undici mesi.
Omicidio a Villa Pamphili: cos’è successo?
Come ricorderete, il sette giugno, una donna e una bambina di circa sei o sette mesi sono state trovate morte. Un uomo è stato fermato in Grecia, sotto lo pseudonimo di Rexal Ford, ma che in realtà si chiama Francis Kaufmann. La morte della neonata era parsa immediatamente chiara: strangolamento, per la madre è stato, invece, necessario fare l’autopsia.
Gli accertamenti applicati alla bambina hanno rilevato anche una ferita alla nuca, probabilmente dovuta a un corpo contundente, i segni sul naso e sul collo invece, non hanno lasciato dubbi. Il resto dei lividi e delle ferite suggeriscono percosse.
L’autopsia sul corpo della donna non ha evidenziato uso di sostanze stupefacenti e per identificarla sono state fatte circolare delle fotografie dagli investigatori. In molti hanno riconosciuto la donna e la bambina, spiegando agli inquirenti di ricordare fossero sempre al parco in compagnia di un uomo.
Il sospettato principale: Francis Kaufmann
Il tredici giugno, su un Isola Greca, viene fermato Kaufmann, soggetto già schedato e con precedenti in terra statunitense. Il gip ha emesso immediatamente un mandato d’arresto europeo. L’uomo ha subito spiegato che la bambina era “sua” , anche se questa è una questione ancora da accertare. Si è sospettano fin dalle prime ore che il colpevole del duplice assassinio fosse proprio il compagno della donna. I due si erano conosciuti molto tempo prima sull’Isola di Malta.
Gli inquirenti definiscono Kaufmann un uomo dai comportamenti poco chiari, per nulla cristallini. Sembra che la neonata fosse morta un giorno prima del ritrovamento dei cadaveri, mentre la madre da almeno tre giorni. E’ importante capire le motivazioni del delitto, soprattutto per quanto riguarda la neonata. Si tratta di una situazione molto complessa e probabilmente se gli inquirenti non fossero arrivati in tempo Kaufmann avrebbe fatto perdere le sue tracce fuggendo anche dalla Grecia.
L’identificazione dei corpi e il ritrovamento di Kaufmann
Durante la puntata di Chi l’ha visto? c’era stato un testimone che raccontò di aver riconosciuto la donna e di ricordare di aver assistito proprio a una lite della coppia, lite in cui l’uomo appariva in un evidente stato di alterazione e con molta violenza strattonava la compagna, nonostante avesse la bambina in braccio. All’epoca intervennero anche le forze dell’ordine per sedare la discussione.
La famiglia viveva di stenti e infatti usavano i servizi della Caritas, proprio durante la settimana degli omicidi i tre erano stati a mangiare là , vicino San Pietro, e avevano anche usato i bagni per lavarsi.
Non si sa come i tre siano giunti in Italia, non si hanno notizie in merito, ma grazie a tutte queste segnalazioni e all’aiuto da parte dello stato americano si è potuti risalire prontamente all’uomo, che ha negato fin dal principio le accuse che gli sono state rivolte, ribadendo la sua innocenza. Essenziale, per l’arresto, anche l’identificazione delle vittime attraverso le impronte digitali della donna e i documenti registrati a Malta.
E’ ufficiale: è duplice omicidio
E’ arrivato oggi il referto dell’autopsia redatto dal Dottor Arena, in cui viene spiegato come siano state rilevate delle lesività dovute proprio ad una pressione esercitata sul collo. La consulenza si conclude con una specifica chiave: che nessuno degli esami fatti sul cadavere di Anastasia ha dato come esito la possibilità di ricondurre la sua morte a cause naturali.
Quanto emerso è una svolta all’interno dell’indagine, perché le condizioni del cadavere, nascosto sotto un telo, avevano reso difficile determinare la causa effettiva della morte, a differenza della piccola Andromeda.
Si rimane in attesa di una dichiarazione o di una confessione da parte di Kaufman, perché al momento quello che preme sapere con urgenza sono le motivazioni che hanno spinto l’uomo a, adesso ne siamo certi, eseguire un duplice omicidio, sulla sua compagna e, soprattutto, sulla figlia.
Vi terremo aggiornati per ogni ulteriore dettaglio.

Tedesco Giorgia, classe ’95.
Quello che contraddistingue il mio lavoro è l’idea di cos’è che si cela dietro una notizia: un’informazione.
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