Chi é Salvatore Cuffalo, l’ex Senatore d’Italia?Partito, figlia, età, oggi, cariche precedenti, sequestro, 80.000 euro, dimissioni, Sicilia

Giorgia Tedesco

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Chi è Salvatore Cuffalo? Emergono notizie importanti proprio nel giorno in cui iniziano gli interrogatori preliminari per alcuni indagati e si tiene una manifestazione a Palermo con lo slogan “Decuffarizzare la Sicilia“. L’inchiesta sulla gestione degli appalti e del sistema sanitario in Sicilia ha portato al sequestro di 80mila euro in contanti. Trovati nelle proprietà di Cuffaro durante le perquisizioni condotte dai carabinieri.

Chi è l’ex Senatore detto “Totò”?

Salvatore “Totò” Cuffaro è sposato con Giacoma Chiarelli. La donna è medico e imprenditrice agricola. La coppia ha due figli. Sul piano professionale, dirige l’azienda agricola Tenuta Cuffaro situata a San Michele di Ganzaria. In aggiunta, presta servizio come medico volontario per l’associazione Aiutiamo il Burundi. Nel campo politico, è commissario regionale della Democrazia Cristiana in Sicilia. E, da quattro anni, è anche membro del Consiglio Direttivo di Nessuno tocchi Caino.

Le accuse a Salvatore Cuffalo

L’ex presidente della Regione Siciliana, insieme ad altre 17 persone, tra cui Saverio Romano – ex ministro e attuale deputato di Noi Moderati – è sotto indagine per associazione a delinquere, turbativa d’asta e corruzione. Per tutti loro, la Procura ha richiesto gli arresti domiciliar. Delineando un presunto circuito di affari che si basa su appalti pilotati nella sanità e su assunzioni mirate.

I contanti sequestrati erano suddivisi tra casseforti nella residenza palermitana di Cuffaro e la sua tenuta a San Michele di Ganzaria, nel Catanese. Gli avvocati dell’ex governatore, Giovanni Di Benedetto e Marcello Montalbano, hanno dichiarato che, con l’eccezione di circa 30mila euro derivanti dalla vendita documentata di prodotti agricoli, il resto delle somme consistono in banconote vecchie e inutilizzabili. Secondo loro, tali somme non sono in alcun modo legate ai fatti contestati dall’indagine.

Inizio degli interrogatori, nuove dinamiche e quanto emerso

Nel frattempo, gli interrogatori dinanzi al gip di Palermo, Carmen Salustro, sono cominciati. Ieri è stato sentito Vito Fazzino, commissario della gara d’appalto per l’affidamento dei servizi di ausiliariato e reception indetta dall’Asp di Siracusa. Secondo l’accusa, l’appalto sarebbe stato assegnato illecitamente alla Dussmann Service srl tramite un accordo illecito che avrebbe favorito anche la società subappaltatrice Euroservice srl, legata a Sergio Mazzola e promossa da Saverio Romano.

L’indagine ha ridimensionato il ruolo di Fazzino, che avrebbe ammesso di aver falsificato documenti sotto costrizione. Di conseguenza, per lui la richiesta di arresto è stata ritirata. Dichiarazioni più rilevanti sarebbero arrivate da Giuseppa Di Mauro, presidente della commissione d’appalto, che avrebbe confermato il rinvio dell’assegnazione su pressione diretta del direttore generale dell’Asp Alessandro Maria Caltagirone, designato alla guida dell’azienda su indicazione di Romano.

Secondo quanto emerso, i punteggi delle ditte partecipanti sarebbero stati manipolati. Negano ogni accusa Ferdinando Aiello, consulente sospettato di aver fatto da intermediario tra impresa e Asp, così come Marco Dammone e Mauro Marchese della Dussmann. Previsti nelle prossime ore altri interrogatori, mentre per tutti gli indagati – tranne Fazzino – rimane la richiesta di arresto; una decisione del gip è attesa nei prossimi giorni. L’interrogatorio di Cuffaro è programmato per venerdì.

Una Sicilia libera, la Sicilia della verità

Ieri si è anche svolto un sit-in davanti a Palazzo d’Orleans a Palermo. Un centinaio di manifestanti appartenenti all’area progressista e semplici cittadini hanno esposto striscioni con richieste esplicite: “Decuffarizziamo la Sicilia” e le dimissioni del governatore Renato Schifani. Pierpaolo Montalto, segretario regionale di Sinistra Italiana, ha accusato il governo regionale di aver mortificato la democrazia locale e ha chiesto che non si scarichino le responsabilità solo su Cuffaro.

Il giorno precedente, Schifani aveva revocato gli incarichi a due assessori regionali appartenenti alla Dc – Nuccia Albano e Andrea Messina. Tuttavia, secondo Anthony Barbagallo del Pd regionale, questa azione è insufficiente: per lui il governo ha perso credibilità ed è necessario che Schifani si dimetta. Presente anche Ismaele La Vardera, leader di Controcorrente, che ha sottolineato come i problemi partano sempre dalle figure al vertice.