Diciottesima puntata di stagione, e in studio c’è la solita atmosfera carica di tensione, sogni e piccoli rituali scaramantici. Alla conduzione, come sempre, Stefano De Martino: sorriso pronto, battuta al momento giusto e la capacità di mettere tutti a proprio agio, anche quando il banco diventa pesante.
Questa sera è il turno di Alessandro, orgoglioso rappresentante della Basilicata. A giocare al suo fianco c’è Marta, la fidanzata: coppia affiatata, storie di lavoro tra Venezia e Forenza, con il pacco numero 18 stretto tra le mani e tanta voglia di portare a casa un colpo grosso.
Purtroppo, per Rossella ieri è stata una serata amara: torna a casa senza premio, a dimostrazione che la fortuna, ai pacchi, sa essere imprevedibile e a volte anche un po’ crudele. Come andrà stasera per Alessandro e Marta?
Il riassunto delle aperture:
Si comincia con il pacco numero 11 dell’Umbria, che regala subito un bel brivido: dentro ci sono 15mila euro. Poi è la volta della Toscana – pacco numero 7 – dove si trova soltanto 1 euro, e del Trentino Alto Adige, pacco 3, che fa sussultare tutti: dentro ci sono addirittura 200mila euro!
La tensione cresce ancora quando dal pacco 1 della Valle d’Aosta escono 20 euro, mentre il pacco 14 della Calabria svela un altro premio importante: 10mila euro.
E, come da tradizione, non può mancare la sorpresa di Gennarino, questa volta nascosto nel pacco 4 dell’Emilia Romagna.
La partita entra subito nel vivo con una prima offerta che fa tremare i polsi: 30mila euro sul piatto. Ma Alessandro e Marta non si lasciano tentare, rifiutano con decisione e continuano a rischiare.
Si aprono i pacchi e l’altalena delle emozioni comincia: il numero 5 dell’Abruzzo nasconde 500 euro, poi arriva il colpo di scena dal Friuli Venezia Giulia—pacco 20—dove escono ben 200mila euro. Non è tutto: il pacco 13 della Lombardia ne contiene altri 75mila, e in studio il clima si fa incandescente.
Il Dottore allora rivede la strategia e abbassa la proposta: ora sono 20mila euro. Anche stavolta Alessandro fa capire che non è lì per accontentarsi e, senza esitazioni, fa tritare l’assegno a Marta.
Si continua: il pacco 16 del Piemonte lascia tutti senza fiato—dentro ci sono 300mila euro, il premio massimo. Il pacco 15 delle Marche invece si rivela un piccolo disastro: solo 5 euro, mentre il pacco 10 della Sicilia contiene 200 euro.
L’offerta crolla a 10mila euro, ma la coppia decide ancora una volta di non cedere. Si procede ad aprire altri tre pacchi: nel numero 2 del Molise non c’è niente, il pacco 8 della Puglia sorprende con 30mila euro, mentre la Liguria, pacco 12, porta solo 100 euro.
Si arriva alla fase finale con cinque pacchi ancora in gioco e la tensione che sale alle stelle. In mezzo ai pochi rimasti, ci sono ancora il temutissimo pacco nero e quello che potrebbe regalare ben 50.000 euro.
Si apre prima il pacco 9 della Campania: solo 50 euro, un piccolo sospiro di sollievo. Ma subito dopo il Veneto—pacco 19—porta via i 20.000 euro, lasciando in ballo solo i colpi di scena.
Restano soltanto tre pacchi: il famigerato campanaccio, il pacco nero e quello da 50.000 euro. Tocca al Lazio, il pacco del cosiddetto “veggente”: ecco svelati i 50.000 euro, che sfumano proprio sul più bello.
Si gioca tutto tra il campanaccio e il pacco nero. Il Dottore, fiutando la tensione, fa la sua ultima proposta: 25.000 euro. A questo punto Alessandro decide di fermarsi e accetta l’offerta.
Quando si scopre il contenuto del suo pacco nero, la sorpresa è doppia: proprio lì dentro c’erano i 50.000 euro che lui aveva “sentito” dall’inizio. Un finale col botto, tra intuizione, rischio e un pizzico di rimpianto per il premio massimo solo sfiorato.
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Domande curiose e retroscena su concorrenti e vincite di Affari Tuoi
Da quando c’è Stefano De Martino, quanto si è vinto davvero?
Da quando Stefano è al timone, il programma ha cambiato passo: oltre 8 milioni di euro finiti nelle mani dei concorrenti, in poco più di 260 puntate. Sembra incredibile, ma sono cifre da record: colpi di scena, risate, e quei momenti in cui si sente davvero che “la vita può cambiare in un pacco”.
Si vince di più oggi rispetto a qualche anno fa?
Decisamente sì. Le ultime stagioni sono una festa per i concorrenti: la media a puntata supera i 31 mila euro, merito anche di una serie di “pacco fortunato” che sembra non finire mai. La fortuna, almeno qui, non ha badato a spese.
Tutte queste vincite non puzzano un po’?
La domanda gira spesso tra spettatori e social. In tanti si chiedono: possibile che piovano tanti soldi così di fila? Anche Striscia la Notizia ci ha scherzato sopra. Ma la produzione è netta: tutto è trasparente, ogni cosa è sotto gli occhi di un notaio, le regole sono di ferro. E, soprattutto, la fortuna è imprevedibile.
Si è mai parlato di “vittorie pilotate”?
Sì, i sospetti e i dubbi ogni tanto saltano fuori. C’è chi pensa che certe vittorie servano solo a far parlare di Affari Tuoi. La risposta, però, è sempre la stessa: ogni partita si gioca secondo le regole, nessun aiuto, nessun trucco. E chi ha giocato lo racconta: nessuno ti suggerisce nulla.
Quando qualcuno vince tanto, aumentano gli ascolti?
Non servono statistiche: ogni volta che qualcuno sbanca, la notizia vola su chat e social, e il giorno dopo tutti sono lì a vedere chi sarà il prossimo. È la magia dei giochi tv: un premio maxi tira sempre, anche tra chi dice di non crederci.
Ci sono dati o curiosità “da dietro le quinte”?
Certo. Il bello di Affari Tuoi è che la fortuna sembra averci preso gusto: pacchi ricchi, vincite ravvicinate, e spesso si vede che i concorrenti, dopo settimane difficili, riescono a pescare proprio il premio massimo. E chi lavora lì lo dice: certe serate sembrano proprio scritte dal destino.
Chi può davvero salire sul palco dei pacchi?
Serve essere maggiorenni, vivere in Italia, non avere parenti in Rai o tra la produzione, e non aver già giocato (o vinto) in passato. Ma il segreto vero? Portare una storia vera, di quelle che restano in mente agli autori. Qui cercano persone, non personaggi.
Come si viene scelti per il programma?
Tutto parte con la candidatura – spesso basta un click. Poi arriva la chiamata, una specie di “primo test” dove contano voce, energia e carattere. Se piaci, ti chiedono un provino video. Solo chi riesce a emozionare dal vivo si trova davvero davanti alle telecamere.
I concorrenti devono vestirsi in un certo modo?
Nessun obbligo “formale”, ma la produzione chiede sempre almeno tre cambi d’abito. Serve per non sembrare mai uguali tra una puntata e l’altra e, soprattutto, per raccontare più lati di sé. E se manca qualcosa, il reparto costumi trova sempre una soluzione.
Come vengono decise le offerte del “Dottore”?
Non ci sono formule magiche. Ogni offerta nasce sul momento: gli autori guardano la partita, il concorrente, i premi rimasti, il coraggio o la paura che si legge negli occhi di chi gioca. A volte la proposta è generosa, altre volte spiazza. Nessuno sa davvero cosa succederà.
Chi non può proprio partecipare ai casting?
Sono fuori chi lavora (o ha lavorato) in Rai o nella produzione, i loro parenti stretti, chi ha cause legali in corso, e chi si è già seduto davanti ai pacchi in altre edizioni. Durante le elezioni, pure i politici sono out.
È successo che qualcuno abbia detto no a offerte altissime?
Altroché! Spesso chi gioca, preso dall’adrenalina, rischia tutto per puntare al pacco massimo. C’è chi ce l’ha fatta, e chi invece si è dovuto accontentare di molto meno. Momenti che fanno discutere il pubblico per giorni.
Il fatto di venire da una certa regione cambia qualcosa?
Nel regolamento no, ma nella narrazione tantissimo. Ogni concorrente porta accento, storie e superstizioni del suo territorio. È anche grazie a queste sfumature che il programma resta sempre fresco e vicino all’Italia vera.
Qualche aneddoto indimenticabile delle ultime stagioni?
La lista sarebbe lunga: dal concorrente che si è presentato col suo sosia, alle scene di superstizione che hanno coinvolto anche il conduttore, passando per parenti scatenati e veri siparietti improvvisati. Quasi ogni puntata regala una perla che finisce dritta sui social.
Si può davvero parlare di strategie ad Affari Tuoi?
Qualcuno ci prova, c’è chi fa conti e calcoli, chi si affida solo all’istinto. Ma la realtà è che la fortuna comanda sempre, e basta un attimo per vedere tutto ribaltato.
Rappresentare una regione cambia il modo di giocare?
Più che altro, aggiunge colore: dai dialetti ai riti portafortuna, ogni regione è un piccolo show nello show. E i telespettatori si riconoscono, fanno il tifo, e spesso si appassionano proprio per questo.
Ci sono richieste strane dai concorrenti?
Sì, più di una volta qualcuno ha chiesto di portare oggetti portafortuna in studio, o di poter coinvolgere amici e parenti nelle decisioni. Dopo una grossa vincita, c’è chi si è fermato incredulo: “Ma davvero è tutto mio?” – e lì anche la regia si emoziona.
“Head Staff”, giornalista pubblicista laureata in letteratura, amo scrivere e apprendere costantemente cose nuove. Trovo che il mestiere del giornalista sia uno dei più affascinanti che esistano. Ti consente di apprendere, di conoscere il mondo, farti conoscere e di entrare in simbiosi con il lettore






