Alessandro Rostagno è un nome che non ha bisogno di presentazioni, anche se da qualche tempo, su di lui si sono perse le tracce. Ha iniziato la sua carriera come critico, prima sulla carta stampata e poi in televisione.
Un momento indimenticabile per il pubblico italiano, è stato il suo litigio, in diretta su Rai Due, con Antonella Elia. Un battibecco, andato in onda all’interno del programma, l’Italia sul Due. Argomento? Bruttezza e estetica.
Alessandro Rostagno carriera e vita privata
Dopo il grande successo in tv, per Alessandro Rostagno si sono aperte le porte del giornalismo. Ha infatti iniziato a scrivere per la Repubblica. Eppure, il suo lavoro da opinionista lo ha sempre seguito.
Ha preso parte a programmi di successo, come: Domenica In, Buona Domenica, L’Isola dei Famosi, Ciao Darwin, L’Italia sul Due, Verissimo, La Fattoria. E ancora: X Factor- il processo e Festa Italiana.
Come concorrente, ha partecipato a Uomo e Gentiluomo su Rai Uno, ed ha anche condotto, con Lucilla Agosti, Scalo 76 su Rai Due.
Per quello che concerne la sua vita privata, le notizie scarseggiano. Alessandro Rostagno, ha sempre cercato di tenere un profilo basso, e infatti non sappiamo se ha una moglie e nemmeno dei figli. Pare che anche i social, per lui, siano una terra sconosciuta.
In passato, si è anche parlato di una sua possibile malattia, qualcuno ha ipotizzato si trattasse di un tumore. Ma non ci sono mai state tesi specifiche, che lo potessero confutare.
Che fine ha fatto?
Da molti anni è lontano sia dal mondo della tv, che della carta stampata. E pare che il motivo, sia proprio da addebitare a quel litigio in televisione con Antonella Elia. In quella occasione, il giornalista, si lasciò andare a dei toni molto forti e delle parole molto veementi, contro la showgirl.
“Sei un rudere” e “Ti do uno schiaffone” per citarne alcune. Insomma parole, che gli sono costate l’allontanamento.

Giornalista pubblicista dal 2019. Ho una laurea in Scienze della Comunicazione e un master in giornalismo e comunicazione.
“Il giornalismo è l’arte di rendere interessante ciò che è noioso”. Io la penso esattamente cosi.