Ci sono affari che sono proprio di famiglia, come nel caso dei fratelli Ligabue. Luciano è il Ligabue che tutti noi conosciamo e adoriamo cantare a squarciagola sia nelle fredde e malinconiche serate invernali che nelle calde ed emozionanti notti d’estate. Poi c’è suo fratello, Marco, cantautore e chitarrista italiano, forse non famoso come suo fratello, ma con un suo seguito e una sua esperienza artistica di rilievo. Marco Ligabue è un artista apprezzato e seguito, la cui carriera professionale è andata di pari passo con il suo impegno nel sociale.
Marco Ligabue: biografia
Nel maggio del 1970, a Correggio, nasce Marco Ligabue. La passione dei genitori per la musica influenzerà entrambi i fratelli. Marco inizia la sua carriera negli anni novanta, impegnandosi in progetti legati alla carriera di Luciano, come il sito Ligachannel e il fan club Bar Mario. Col tempo avvia la propria carriera musicale come chitarrista e autore per diversi gruppi. Marco oggi è padre di due figli.
La carriera
Marco si distacca dal panorama di Luciano nel 2001 e fonda il suo gruppo: i Rio, scegliendo di ricoprire il ruolo di chitarrista e autore, ma non di cantante, non ancora. Il gruppo realizza quattro album. Nel 2012 si lancia finalmente nella carriera da solista, pubblicando nel 2013 il suo primo singolo “Mare dentro“. Il 2015 è un anno di successi e riconoscimenti: riceve il Premio Lunezia consegnatogli da Stefano De Martino, grazie alla sua capacità di affrontare tematiche profonde e nascoste della vita sociale italiana; e pubblica il suo secondo album da solista “L.U.C.I – Le Uniche Cose Importanti” anticipato dal singolo “Non è mai tardi” che vede la partecipazione di diversi artisti.
Il terzo album spunta nel marzo 2017, “Il mistero del Dna“. Nel 2018 escono due singoli e nel 2019 ne esce un terzo. Durante il lockdown produce “Dentro”, una poesia in musica dedicata alla figlia Viola che in quel periodo si trovava ad Alghero insieme alla madre.
Ma Marco non è solo musica, e come Luciano spazia in altri campi, pubblicando il libro “Salutami tuo fratello – cronache spettinate di un rocker emiliano.” Marco scherza, ma non troppo sul titolo del suo libro, raccontando in un intervista di aver scelto come titolo proprio la frase che avrebbe sentito più spesso nella sua vita: “Salutami tuo fratello”.
E dopo altre numerose pubblicazioni è proprio di pochi giorni fa l’annuncio dell’uscita del nuovo singolo “Capita” insieme ai Carne.
L’impegno nel sociale
Marco Ligabue è oggi un cantautore richiesto e apprezzato anche per le tematiche sociali affrontate con la musica e nel quotidiano, tra cui la legalità. Marco è testimonial ufficiale AVIS e dei City Angels, si impegna in collaborazioni con diverse associazioni come “Pesciolino rosso” e “Peter Pan Onlus” e gioca ormai da anni nella Nazionale Italiana Cantanti per le raccolte di beneficenza.
Dal 2023 è organizzatore con Andrea Barbi dello spettacolo di raccolta fondi per Hospice Modena.
Quando sei il fratello di Luciano
In un’intervista al Corriere del Trentino Marco racconta anche come ci si senta a vivere nell’ombra di un fratello con così tanto successo, dice testualmente: «Quando pubblicai il mio primo singolo, mi sentii dire che in radio non interessava perché un Ligabue c’era già. È stata dura, pensai di usare uno pseudonimo, ma non mi andava di nascondermi. Anche perché ero da sempre e sono ancora nel team di mio fratello, ne seguo la comunicazione online. E gli assomiglio pure!»
Insomma, Marco è l’esempio perfetto di come, nonostante il mondo ci metta sempre a paragone con gli altri, quando c’è di mezzo un amore vero, come quello fra due fratelli, non esiste nessuno che possa in alcun modo scalfirlo, perché ognuno di noi è destinato a brillare a modo proprio e nessuno deve per forza vivere di luce riflessa.

Tedesco Giorgia, classe ’95.
Quello che contraddistingue il mio lavoro è l’idea di cos’è che si cela dietro una notizia:
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