L’Estate in cui Hikaru è morto: grande debutto per la serie anime Netflix

Raffaella De Grazia

L'Estate in cui Hikaru è morto: grande debutto per la serie anime Netflix

Netflix si conferma regina dei contenuti freschi, rivolti ad un target variegato, capace di soddisfare anche i “palati” più esigenti. Dopo aver attinto al catalogo coreano, la piattaforma di streaming sorprende nuovamente i patiti dell’animazione nipponica con un lavoro che mescola sapientemente horror, amicizia e slice of life. Esordisce oggi l’adattamento del manga di Mokumokuren, “L’estate in cui Hikaru è morto“, uno dei titoli più interessanti degli ultimi anni.

L’estate in cui Hikaru è morto, la trama

La prima puntata dell’anime tratto dal lavoro di Mokumokuren, attualmente ancora in pubblicazione, esordisce proprio oggi su Netflix. La piattaforma garantisce il rilascio settimanale di un nuovo episodio.

Si tratta di uno dei titoli più attesi dai patiti degli anime, che non vedono l’ora di addentrarsi nell’inquietante mistero che vedrà protagonista Yoshiki, studente amico di Hikaru. Quest’ultimo, scomparso qualche mese prima degli eventi trattati nel manga durante una gita in montagna, ritorna dal nulla. Sembra lui, in tutto e per tutto; eppure, Yoshiki sente che la persona che ha di fronte non è il suo fidato amico.

Hikaru ammette sin da subito di non essere lui, bensì un’entità che ne ha assunto le fattezze. Nonostante ciò, l’amicizia tra i due giovani continua; quale sarà, però, il prezzo da pagare?

L’adattamento Netflix

L’adattamento del manga di Mokumokuren è stato annunciato lo scorso maggio. La produzione di “L’estate in cui Hikaru è morto” è stata affidata a CygamesPictures. Ryōhei Takeshita è il regista e sceneggiatore dell’anime, mentre Yuichi Takahashi si è occupato del character design. Il seinen, incentrato sul rapporto tra i due protagonisti, mostra un tocco originale grazie alla presenza di elementi horror e sovrannaturali.

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