Bollo auto 2026, cosa cambia davvero: nuove regole, addio rate e occhio al fermo amministrativo

Serena Comito

Bollo auto 2026, cosa cambia davvero: nuove regole, addio rate e occhio al fermo amministrativo

Dal 1° gennaio 2026 pagare il bollo auto non sarà più come prima. Le regole cambiano, alcune diventano più rigide, altre lasciano spazio alle Regioni. E se ti stai chiedendo “ma devo fare qualcosa?”, la risposta è: sì, preparati, perché tra scadenze anticipate, controlli incrociati e stop alle esenzioni, il bollo rischia di diventare una trappola per chi si distrae.

Ecco tutto quello che c’è da sapere – spiegato senza burocrazia.

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Fine delle rate: pagamento annuale obbligatorio

Partiamo dalla novità che riguarda tutti, senza eccezioni: niente più pagamenti a rate. Dal 2026, chi immatricola un’auto nuova dovrà versare l’intero importo del bollo in una sola soluzione, ogni anno.

La scadenza? L’ultimo giorno del mese successivo all’immatricolazione.
Quindi, se la tua auto è immatricolata a marzo 2026, dovrai pagare il bollo entro fine aprile. E così via, anno dopo anno, sempre alla stessa data.

Vale solo per i veicoli nuovi?
Sì. Per quelli già in circolazione prima del 2026 restano valide le vecchie scadenze (spesso legate al mese di prima immatricolazione o alla Regione di residenza).

Come si calcola il bollo nel 2026?

Qui non cambia nulla:
– conta la potenza del motore (in kilowatt)
– influisce la classe ambientale (Euro 0, Euro 4, ecc.)

Il calcolo resta quello già noto: ad esempio, per un’auto Euro 4 con potenza fino a 100 kW si paga circa 2,58 € per kW, ma le cifre variano in base alla Regione.

Resta anche il famigerato superbollo: nessuna abolizione per ora. Se hai un’auto oltre i 185 kW, continuerai a pagare il sovrapprezzo.

Occhio al fermo amministrativo: niente più scuse

Fino ad oggi, chi aveva un’auto con fermo amministrativo (magari per vecchie cartelle o multe non pagate) poteva sospendere il bollo. Ma dal 2026 non sarà più possibile.

Anche i veicoli sottoposti a fermo dovranno pagare regolarmente la tassa. Una mossa decisa per evitare scappatoie e aumentare il recupero fiscale. In altre parole: se l’auto è tua, paghi. Punto.

Le Regioni avranno più potere (e più responsabilità)

Attenzione: se da una parte lo Stato fissa le regole generali, dall’altra le Regioni avranno ampia autonomia su:

– eventuali sconti o esenzioni (ad esempio per auto elettriche, ibride o per chi ha ISEE basso)
– possibili formule di rateizzazione quadrimestrale (solo se previsto localmente)
– controlli e gestione dei versamenti errati o duplicati

Quindi: informati sulla tua Regione. Perché da Milano a Napoli, da Torino a Palermo, potrebbero esserci differenze sostanziali su quando, come e quanto si paga.

Nuovo sistema di controllo: l’archivio ANTA

Dal 2026 sarà potenziato anche l’archivio nazionale delle tasse automobilistiche, il cosiddetto ANTA, gestito da ACI e PRA. Questo significa che ogni pagamento sarà tracciato a livello nazionale, e le Regioni non potranno più “ignorare” eventuali evasori.

Vantaggio?
Se paghi correttamente e qualcosa va storto (tipo un errore nel sistema), i dati saranno visibili ovunque e potrai dimostrarlo più facilmente.

Cosa devi fare (già adesso)

Se stai per comprare un’auto nuova da gennaio in poi, ecco cosa devi tenere a mente:

– Tieni d’occhio la scadenza del bollo dopo l’immatricolazione
Paga in una soluzione unica: la rateizzazione sarà storia passata
– Informati presso la tua Regione: potrebbero esserci bonus o agevolazioni
– Se hai un’auto con fermo, non pensare di saltare il bollo: ti arriverà comunque

Domande frequenti sul bollo auto 2026

Il bollo cambia solo per chi compra un’auto nuova?
Sì. Le nuove regole sul pagamento unico annuale si applicano solo ai veicoli immatricolati dal 1° gennaio 2026.

Posso ancora pagare a rate se ho un’auto vecchia?
Dipende dalla tua Regione. Alcune continueranno a permettere rate trimestrali o quadrimestrali, ma solo per i veicoli immatricolati prima del 2026.

Il fermo amministrativo blocca il bollo?
Dal 2026 no. Anche se l’auto è sotto fermo, dovrai comunque pagare il bollo.

Ci saranno esenzioni per le auto elettriche?
Sì, ma sono decise a livello regionale. Alcune Regioni potrebbero offrire esenzioni totali o parziali, altre no.

Cosa succede se sbaglio a pagare o verso due volte?
Con il nuovo archivio nazionale ANTA sarà più facile correggere errori e spostare i pagamenti in automatico, ma conviene comunque fare attenzione.