Stipendio docenti e ATA luglio 2025: come individuare il bonus fiscale

Serena Comito

Stipendio docenti e ATA luglio 2025: come individuare il bonus fiscale

A luglio 2025, le buste paga del personale scolastico – docenti e ATA – arrivano con qualche voce in più. E no, non parliamo solo del consueto stipendio mensile, ma di una serie di bonus fiscali che, se non li conosci, rischi anche di non notarli. Vediamo insieme dove guardarli e cosa significano.

Bonus fiscale in busta paga: cosa devi sapere

Ti sarà capitato, aprendo il cedolino su NoiPA, di trovare voci nuove. In particolare, da luglio sono presenti due nuove sigle da tenere d’occhio:

  • Bonus Art. 1 comma 4 L. 207/24
  • Ulteriore Detrazione Art. 1 comma 6 L. 207/24

Non sembrano nomi molto amichevoli, ma in realtà indicano una detrazione fiscale prevista dalla Legge di Bilancio 2024, che riguarda tantissimi lavoratori con reddito fino a 40.000 euro lordi annui. Ed è proprio questo il punto: se rientri in questa fascia, molto probabilmente stai ricevendo uno sconto sulle tasse direttamente in busta.

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Quanto vale il bonus (e a chi spetta)

Facciamola semplice. Se guadagni:

  • fino a 20.000 € lordi annui
    → stai ricevendo un taglio dei contributi INPS in percentuale, variabile in base alla tua fascia.
  • tra 20.000 e 35.000 € lordi annui
    → ricevi una detrazione IRPEF da 75 a 100 euro mensili, applicata direttamente in busta.
  • tra 35.000 e 40.000 € lordi annui
    → la detrazione si riduce gradualmente fino ad azzerarsi.

Questa misura non è nuova, ma a luglio arriva con arretrati: significa che potresti trovarti con qualche centinaio di euro extra accreditati in una sola volta per coprire i mesi precedenti. In alcuni casi si parla di 400–500 € di recupero.

Occhio alle sigle sul cedolino

Se vuoi controllare da solo, ecco cosa fare:

  1. Accedi a NoiPA
  2. Apri il cedolino di luglio
  3. Controlla la sezione “Altri assegni”
  4. Cerca le diciture:
    • “Bonus art. 1 comma 4 L. 207/24”
    • “Ulteriore detrazione art. 1 comma 6 L. 207/24”

Se ci sono, il bonus ti è stato già applicato. Nessuna richiesta, nessun modulo. Ma è comunque utile sapere cosa significano, soprattutto se un giorno dovessi fare i conti con il conguaglio fiscale.


Posso rifiutare il bonus?

Sì, puoi. Può sembrare assurdo, ma se superi la soglia reddituale e temi di dover restituire i soldi in dichiarazione dei redditi, hai la possibilità di rinunciare al bonus direttamente dall’area personale di NoiPA, nella sezione “Gestione benefici fiscali”.

Attenzione però: se lo fai dopo il 25 di un mese, la rinuncia vale dal mese successivo.


Bonus sì, ma non solo

Sempre da luglio entra in vigore anche l’aumento dell’Indennità di Vacanza Contrattuale (IVC): un altro piccolo passo avanti, pari all’1% dello stipendio (prima era 0,6%). Anche questo sarà visibile nel cedolino, e anche questo è un segnale in attesa del nuovo contratto 2022–2024, ormai vicino alla chiusura.


In sintesi

Non c’è bisogno di domandare nulla, né fare file al CAF. Se rientri nei requisiti, il bonus arriva automaticamente. Ma non dare per scontato che tutto sia chiaro: verifica il cedolino, capisci cosa stai ricevendo e – se serve – agisci.
Perché a volte anche un semplice controllo di 5 minuti può fare la differenza tra prendere 500 euro oggi… o doverli restituire domani.


FAQ rapide

Come faccio a sapere se ho ricevuto il bonus?
Controlla le voci “Bonus art. 1 comma 4” e “Ulteriore detrazione art. 1 comma 6” nel cedolino NoiPA.

Quanto vale?
Da 75 a 100 € al mese, più arretrati da gennaio a giugno.

Serve fare domanda?
No. Il bonus è automatico per chi rientra nei requisiti.

Cosa succede se supero i 40.000 €?
Il bonus si azzera. Se lo ricevi per errore, puoi rinunciarci per evitare conguagli.

È confermato anche per i prossimi mesi?
Sì, almeno fino a fine anno. Ma è sempre bene tenersi aggiornati con le note di NoiPA.