Una dichiarazione d’amore per la sua adorata città, che ha celebrato anche con il romantico singolo “Amor“. E’ un Achille Lauro raffinato, instancabile e generoso quello che, nella serata del 29 giugno, ha registrato sold-out per la prima delle sue due date al Circo Massimo, intrattenendo fan e fruitori della bella musica italiana con i suoi più grandi successi e ben cinque cambi d’abito. Stasera si replica, per altre due ore immersi nel sognante universo di Lauro.
Achille Lauro: la musica è cosa seria
Il cantante romano ha dato tutto per il suo pubblico, così come farà stasera. Ventinove brani in scaletta, un allestimento elegante, un racconto di una carriera in continua ascesa, scandito da diversi outfit e da brani indimenticabili del suo repertorio, dai più trascinanti “Bam Bam Twist” e “Me ne frego“, alla dolcissima “Amor“, sino ad arrivare ai più malinconici “16 marzo” e “C’est la vie“.
Sul palco tutte le anime di un Achille Lauro che non rinnega i passi falsi – come quello dell’Eurovision 2022, dove tentò di rappresentare, senza successo, San Marino – né le sue istrioniche e iconiche tutine, rivendicando la serietà della sua professione e delle sue performance, oggi concentrate sull’essenziale: la musica.
L’annuncio ai fan
Lo show di Achille Lauro chiude con una sorpresa inaspettata per i suoi fan, che ricevono dal loro beniamino la notizia più bella: l’annuncio di un live, nel 2026, dal tanto agognato Stadio Olimpico. “Comuni Immortali” sbarca, dunque, negli stadi: appuntamento il 10 giugno dell’anno venturo nella sua Roma.
Ho un anno di tempo per pensarci, come per lo spettacolo nei palazzetti. È sicuramente un punto d’arrivo, ma spero che sia anche l’inizio di una serie di concerti in grandi venue, come San Siro.
Nell’attesa di questo appuntamento da sogno, Achille Lauro proseguirà il suo tour nei palazzetti, senza dimenticare il suo impegno come giudice della prossima edizione di “X Factor“.
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