Certe volte la vita ti fa a pezzi senza preavviso.
Samuel Granelli ha 22 anni, viene da Traversetolo, e fino a un anno fa la sua storia sembrava quella di tanti altri ragazzi: un amore nato sui banchi di scuola, sogni da costruire insieme e il desiderio, forse ingenuo, che “per sempre” potesse davvero esistere.
Poi è arrivata la notizia. E con lei, una verità insostenibile: la ragazza che amava aveva partorito due volte senza dirglielo, e i neonati erano stati trovati sepolti nel giardino di famiglia.
Un amore nato alle medie, cresciuto in silenzio
Samuel e Chiara si conoscono da sempre. Secondo quanto raccontato da lui stesso, si erano messi insieme con un semplice messaggio su WhatsApp durante le scuole medie. Un amore giovane, profondo. Talmente forte da spingerlo a tatuarsi il suo nome sul polso.
Poi una pausa, come capita. Ma si erano ritrovati ancora. Al secondo ritorno insieme, Samuel aveva inciso sulla pelle un secondo tatuaggio: un simbolo, forse, di fiducia ritrovata. Nessuno immaginava cosa stesse accadendo nell’ombra.
La scoperta che ha cambiato tutto
Il crollo arriva improvviso: nel maggio 2023 viene ritrovato il corpo di un neonato. Poi un secondo caso, nell’agosto 2024. Entrambi i bimbi, partoriti da Chiara Petrolini, erano figli suoi. Ma lui, Samuel, non ne sapeva nulla.
Neanche un sospetto. Nessuna confidenza. Nessun segnale.
Quando i carabinieri lo hanno convocato per informarlo, Samuel è crollato. Ha pianto. Ha detto di sentirsi come “dentro a un film”, completamente scollegato dalla realtà. Un ragazzo normale, gettato nel mezzo di una tragedia inimmaginabile.
Il gesto più difficile: riconoscere i figli
In mezzo al caos, Samuel ha preso una decisione che pochi riuscirebbero a sostenere. Ha riconosciuto ufficialmente i due bambini. Ha voluto dare loro un nome. Il primo lo ha chiamato Domenico, in onore di un amico. Il secondo lo ha chiamato Angelo, per il significato profondo che porta con sé.
Ha anche espresso il desiderio di organizzare i funerali. È diventato padre e orfano allo stesso tempo, in una sola scelta.
Parte civile al processo
Oggi Samuel è ufficialmente parte civile nel processo contro Chiara Petrolini. Ha affidato la propria difesa all’avvocata Monica Moschioni e ha chiesto, prima di tutto, una cosa: verità.
Non vuole vendetta, non cerca giustificazioni. Vuole capire. Vuole sapere chi era davvero la ragazza che amava. E perché nessuno – nemmeno lui – si è accorto di nulla.
Durante l’udienza del 30 giugno 2025, era presente in aula. Non ha cercato il suo sguardo. Non ha detto una parola. “Troppo impattante, troppo difficile”, ha spiegato la sua legale. E come biasimarlo?
Un ragazzo normale, travolto da qualcosa più grande di lui
Chi ha visto Samuel negli ultimi mesi racconta di un ragazzo distrutto, ma dignitoso. Non cerca visibilità, non rilascia interviste se non quando serve. Non cerca scuse, non accusa nessuno. Cammina in punta di piedi dentro una vicenda che ha già cancellato tutto ciò che conosceva.
In fondo, non è lui l’imputato. Ma è come se fosse il sopravvissuto di una vita che non c’è più.
FAQ – Domande frequenti
Chi è Samuel Granelli?
È l’ex fidanzato di Chiara Petrolini e padre dei due neonati trovati morti nel giardino di famiglia.
Sapeva delle gravidanze?
No. Secondo le testimonianze, non è mai stato informato da Chiara della sua gravidanza, né nel 2023 né nel 2024.
Quanti anni ha?
Ha 22 anni, coetaneo di Chiara.
Si è costituito parte civile?
Sì. Rappresenta se stesso e i suoi genitori nel processo attualmente in corso a Parma.
Ha riconosciuto i figli?
Sì. Ha scelto anche i loro nomi: Domenico e Angelo.
Vuole parlare con Chiara?
No. Ha chiesto di evitare ogni contatto durante il processo.

“Head Staff”, giornalista pubblicista laureata in letteratura, amo scrivere e apprendere costantemente cose nuove. Trovo che il mestiere del giornalista sia uno dei più affascinanti che esistano. Ti consente di apprendere, di conoscere il mondo, farti conoscere e di entrare in simbiosi con il lettore