E’ diventato suo malgrado “argomento di tendenza”, a seguito delle condizioni di salute nelle quali versa attualmente suo padre, il regista Nanni Moretti. Chi è Pietro Moretti, figlio unico del cineasta e della sua ex compagna Silvia Nono? Il giovane, classe 1998, è famoso nei circoli artistici italiani, ma per un talento diametralmente opposto a quello paterno: scopriamo qual è.
Pietro Moretti, una vita per la pittura
Legatissimo ai suoi genitori, Pietro Moretti coltiva come loro un talento unico nella pittura.
Nato il 18 aprile del 1998, il ragazzo ha manifestato sin da subito la sua passione per l’arte. Diplomatosi a Londra, presso la Slade School of Art cinque anni fa, Pietro Moretti ha provato la gioia di vedere ospitata la sua prima mostra personale presso la Galleria Doris Ghetta a Milano nel 2023. Una delle opere del giovane, inoltre, è stata acquistata dal Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea per la cifra di 8mila euro.
Nel 2022, una sua opera dal titolo “La visita, un’altra visita” (olio su tela, 250×150 cm) è stata acquisita dal prestigioso Castello di Rivoli grazie al sostegno della Fondazione CRT. Un risultato importante, che conferma il riconoscimento istituzionale nei suoi confronti.
Pietro ha esposto anche in collettive artistiche sin dal 2016, partecipando a mostre e gallerie tra Italia e Regno Unito. Il suo nome è noto nei circuiti dell’arte contemporanea più attenti alla pittura emergente
Niente male per un giovane che avrebbe potuto sfruttare il cognome paterno per lanciarsi in ben altra carriera preferendo, invece, rincorrere i suoi sogni e assecondare le sue ambizioni.
Il suo stile è marcatamente espressionista, con influenze che richiamano l’inquietudine emotiva e le tensioni interiori dell’essere umano. Utilizza materiali come cera, polvere di marmo, pigmenti densi e colori vibranti, che conferiscono ai suoi lavori una forte componente materica e sensoriale
L’arte e la sua vicinanza alla vita
Il suo stile è riconoscibilissimo e basta spulciare la pagina Instagram del 27enne per riconoscere nelle sue opere pennellate vibranti, colori decisi, influenze espressioniste. Quadri che raffigurano le emozioni umane, le mille sfaccettature della nostra esistenza, le contraddizioni che animano le nostre pulsioni. “Mi piace come la pittura, proprio per la sua impossibilità di essere simile ad un testo, un fumetto o un film, insegni a rivedere ciò che si crede di vedere – così ha motivato la sua spinta artistica Pietro Moretti nel corso di un’intervista – Credo che questa ambivalenza di significato la renda più vicina alla vita“.
Nonostante la visibilità familiare, Pietro ha scelto un percorso totalmente indipendente, senza mai comparire in programmi o interviste televisive. Non ha proseguito nella direzione cinematografica del padre, se non in un’unica occasione: da neonato, appare brevemente nel film Aprile (1998), in cui viene raccontata la sua nascita.
Oggi vive tra Roma e Milano, e aggiorna con discrezione il suo profilo Instagram (@pietrooom), condividendo dettagli del suo processo creativo più che della sua vita privata

Pubblicista e appassionata di Spettacolo a 360 gradi.
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