Se pensavi di aver visto tutto con le prime due stagioni, Squid Game 3 ti farà ricredere. Il 27 giugno 2025, Netflix ha rilasciato l’ultima stagione di una delle serie più seguite al mondo e il finale ha lasciato milioni di spettatori a bocca aperta. A vincere non è un protagonista duro, né una mente calcolatrice. A vincere, incredibilmente, è una neonata.
Sì, hai letto bene.
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Una vittoria mai vista: trionfa una neonata
Nel capitolo finale, intitolato “Humans”, sono rimasti solo tre concorrenti in gara: Seong Gi-hun (il mitico Player 456), Myung-gi (Player 333) e una neonata, la figlia di Kim Jun-hee, giocatrice entrata incinta nella competizione. La piccola è registrata come Player 222.
Il gioco finale si svolge su tre torri. Myung-gi, accecato dalla brama di vincere, cerca di eliminare sia la bambina che Gi-hun. Ma la sua stessa arroganza lo condanna: cade nel vuoto e muore… senza che il gioco sia stato attivato ufficialmente. Secondo il regolamento, quindi, la sua morte non ha valore.
Gi-hun resta solo, davanti alla scelta più assurda: deve uccidere una neonata per vincere.
Il sacrificio di Gi-hun: l’ultimo gesto umano
A quel punto, Gi-hun non esita. Capisce che uccidere quella bambina significherebbe distruggere tutto ciò che è diventato, tutto ciò che ha imparato nel corso dei giochi.
Così prende una decisione estrema: si getta dalla torre e si lascia morire, regalando la vittoria alla neonata.
Una scena silenziosa, crudele, profondamente umana. È il momento più potente dell’intera serie. Non servono parole. Solo il rumore del suo corpo che impatta al suolo.
Il messaggio dietro il finale
Il regista Hwang Dong-hyuk ha spiegato che la vittoria della neonata rappresenta “l’ultima speranza dell’umanità”. Dopo tre stagioni in cui l’avidità, la competizione e la disperazione dominano, la vita innocente di una bambina diventa il simbolo di un futuro possibile.
La frase che chiude la stagione — “We are not horses. We are humans.” — è una condanna secca alla disumanizzazione del sistema, e allo stesso tempo un grido di riscatto.
Cosa succede dopo? Il futuro della neonata
Nel finale, il Front Man, In-ho, salva la bambina e la affida al fratello detective Jun-ho, creduto morto nelle stagioni precedenti. Jun-ho la prende con sé e riceve anche il premio in denaro.
Si chiude così un ciclo drammatico, ma si accende una piccola luce.
Un cameo che cambia tutto
Ma c’è di più.
In una delle ultime scene, ambientata a Los Angeles, il Front Man fa visita alla figlia di Gi-hun. Le consegna un pacco con soldi… e una tuta da Player 456.
Poi, una comparsa a sorpresa: Cate Blanchett, in un bar, gioca a ddakji. È chiaro: Netflix sta preparando un nuovo spin-off di Squid Game, ambientato negli Stati Uniti.
La fine o un nuovo inizio?
Sebbene questa sia la conclusione della saga di Gi-hun, la serie non finisce qui. Il cameo americano è una porta spalancata. Il gioco si sta diffondendo globalmente, e il pubblico ne sarà presto di nuovo coinvolto.
L’America è pronta? Forse. Ma il messaggio è chiaro: nessuno è al sicuro.
Domande frequenti (FAQ)
Chi ha vinto Squid Game 3?
Player 222, una neonata figlia di Kim Jun-hee. La vittoria le è stata lasciata da Gi-hun, che si è sacrificato.
Gi-hun muore davvero?
Sì. Si suicida per impedire che il gioco distrugga anche l’innocenza della bambina.
Cosa succede al premio in denaro?
Viene affidato a Jun-ho, fratello del Front Man, insieme alla custodia della neonata.
Ci sarà un’altra stagione?
No, ma è in preparazione uno spin-off ambientato negli Stati Uniti. Il cameo di Cate Blanchett non è casuale.
Perché questo finale è così importante?
Perché rompe completamente la logica della sopravvivenza a tutti i costi. La serie chiude con un atto di altruismo puro.

“Head Staff”, giornalista pubblicista laureata in letteratura, amo scrivere e apprendere costantemente cose nuove. Trovo che il mestiere del giornalista sia uno dei più affascinanti che esistano. Ti consente di apprendere, di conoscere il mondo, farti conoscere e di entrare in simbiosi con il lettore