Chi è Stellina Baker? La figlia marocchina adottiva di Josephine Baker e l’eredità della Rainbow Tribe

Serena Comito

Chi è Stellina Baker? La figlia marocchina adottiva di Josephine Baker e l’eredità della Rainbow Tribe

Il suo nome compare ogni tanto, quasi sottovoce, nei documentari su Josephine Baker o in articoli commemorativi. Ma chi è davvero Stellina Baker? Non è un’artista, non è un personaggio pubblico. Eppure la sua storia vale la pena di essere conosciuta, perché racchiude un pezzo dell’eredità più profonda lasciata da Josephine Baker: quella umana.

Un’infanzia tra Parigi e il Marocco

Stellina Baker è originaria del Marocco. Venne adottata nel 1964, quando aveva circa 11 anni, da Josephine Baker – già icona del mondo dello spettacolo, ma anche attivista, madre e visionaria.
Fu accolta nel cuore di una famiglia decisamente fuori dal comune: la celebre “Rainbow Tribe”, composta da 12 bambini adottati da ogni angolo del mondo. L’obiettivo? Dimostrare che si può convivere, rispettarsi, amarsi… a prescindere dalla razza, dalla religione o dalle origini.

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Crescere con Josephine Baker

Non dev’essere stata un’infanzia qualsiasi. Josephine era sì affettuosa, ma anche esigente.
In diverse interviste, Stellina ha raccontato di aver ricevuto una formazione rigorosa, in cui ogni figlio doveva crescere con la consapevolezza del valore dell’unità, della tolleranza e della giustizia sociale.
Non era una madre “da tappeto rosso”, nonostante fosse una diva: era una guida, anche severa, che vedeva nella famiglia un manifesto politico.

Una vita lontano dai riflettori

Oggi Stellina Baker ha oltre 70 anni, ma ha scelto fin da giovane una vita di discrezione totale.
Non ha mai cercato fama, né ha cavalcato la notorietà del cognome. Non ci sono social attivi a suo nome, né apparizioni televisive. Nessun libro autobiografico, nessuna partecipazione a talk show.

E forse è proprio questo che rende la sua figura così autentica: rappresenta l’eredità silenziosa ma reale di Josephine, quella fatta di persone che hanno vissuto davvero quell’utopia familiare, senza trasformarla in spettacolo.

La Rainbow Tribe: utopia o messaggio eterno?

Per molti, la Rainbow Tribe fu solo un progetto bizzarro di un’artista eccentrica. Per altri – e Stellina ne è la prova – fu una visione potente, concreta. Un’idea di mondo.

Dodici bambini, ognuno con una storia diversa, cresciuti insieme nel castello di Milandes, nel sud della Francia. Era una casa e insieme un laboratorio di convivenza, ben lontano dai modelli familiari tradizionali dell’epoca.

Stellina era lì. Ha vissuto tutto questo. E ancora oggi il suo nome viene ricordato quando si parla di Josephine non solo come performer, ma come attivista, come madre, come rivoluzionaria.

Quando il passato torna attuale

Il nome di Stellina Baker è tornato sotto i riflettori nel 2021, quando Josephine è stata simbolicamente sepolta al Panthéon di Parigi, insieme ai grandi personaggi della storia francese. In quell’occasione, molti si sono chiesti: che fine hanno fatto i suoi figli?
Ebbene, Stellina c’era. Non con una dichiarazione o un’intervista, ma con la sua presenza discreta, come ha sempre fatto. A testimoniare che l’eredità più grande della madre è viva: nei suoi figli, nei valori che ha trasmesso, nei gesti silenziosi.

FAQ

Chi è Stellina Baker?
È una delle figlie adottive di Josephine Baker, adottata nel 1964 a Parigi, all’età di 11 anni.

Qual è la sua origine?
Stellina è originaria del Marocco.

Fa parte della Rainbow Tribe?
Sì, è una dei 12 figli adottivi di Josephine Baker che componevano la sua “tribù arcobaleno”.

Che lavoro fa oggi?
Non è noto. Ha sempre mantenuto un profilo basso e non ha mai svolto attività pubbliche o artistiche.

È attiva sui social o nella vita pubblica?
No. Non risulta attiva sui social e ha scelto una vita completamente privata.