Katia Serra è molto più di un volto televisivo. Prima calciatrice, poi dirigente sportiva, oggi docente e opinionista, ha attraversato il mondo del calcio da protagonista quando ancora il calcio femminile non riempiva gli stadi né le prime pagine. Eppure, dietro il microfono e le aule universitarie, c’è una donna con una storia fatta di scelte, identità e radici ben precise.
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Famiglia e origini: Bologna, ma con sangue sardo?
Nata a Bologna nel 1973, Katia è cresciuta tra i campi da gioco dell’Emilia e un’educazione rigorosa che ha sempre tenuto insieme sport e studio. Molti associano il suo cognome alla Sardegna, dove il nome Serra è comune. Alcune fonti accennano a possibili origini sarde da parte di uno dei genitori, ma Katia ha sempre mantenuto il focus pubblico sulla carriera, non sulle origini. Quello che è certo è che la sua formazione – anche personale – nasce nel cuore dell’Italia settentrionale.
Marito, compagna, figli: cosa sappiamo davvero
Ci si chiede spesso se Katia Serra sia sposata, se abbia figli, o se viva con una compagna. Ma la sua vita affettiva non è mai finita sotto i riflettori. Nessuna intervista ha mai fornito dettagli in merito, e non risultano né matrimoni né figli noti. Non si tratta di riservatezza, ma forse solo di una diversa gerarchia delle priorità. Il centro della sua narrazione pubblica è sempre stato il lavoro, il calcio, le battaglie per l’equità nello sport.
Il legame con le donne dello sport
C’è però un dato che vale la pena sottolineare: Katia Serra è una delle poche donne in Italia ad aver avuto un ruolo chiave nella trasformazione del calcio femminile da fenomeno invisibile a settore riconosciuto. Ha fatto parte di commissioni federali, ha tenuto corsi, ha scritto saggi, e nel 2021 ha commentato la finale maschile degli Europei in prima serata su Rai1. È una figura che ha aperto strade, e spesso lo ha fatto da sola, senza reti personali o “scorciatoie familiari”.
Cosa fa oggi
Oggi insegna all’Università Telematica San Raffaele, partecipa a dibattiti sul ruolo delle donne nello sport, scrive e lavora come opinionista per Rai Sport. Non si limita a commentare il gioco: lo legge, lo interpreta, lo racconta in chiave sociale e culturale. Lontana dalle logiche dello showbiz, ma perfettamente a suo agio nel tenere testa ai colleghi maschi in studio.
In un’Italia che spesso chiede alle donne di raccontarsi solo in relazione a chi amano o da chi hanno figli, Katia Serra è un’eccezione. Ha messo in campo un’altra forma di visibilità, costruita con studio, esperienza e autorevolezza. La sua storia familiare rimane sullo sfondo, ma non perché sia nascosta: semplicemente, è solo una parte di un disegno molto più grande.
“Head Staff”, giornalista pubblicista laureata in letteratura, amo scrivere e apprendere costantemente cose nuove. Trovo che il mestiere del giornalista sia uno dei più affascinanti che esistano. Ti consente di apprendere, di conoscere il mondo, farti conoscere e di entrare in simbiosi con il lettore
