Il cinema italiano saluta per sempre una delle sue figure più amate. Alvaro Vitali, celeberrimo Pierino della commedia sexy all’italiana si è spento oggi all’età di 75 anni. Vitali, ricoverato da due settimane per una broncopolmonite recidiva, era diventato protagonista nell’ultimo periodo di un botta e risposta con la moglie Stefania Corona, con la quale pare fosse ai ferri corti: un ultimo, doloroso capitolo di una star purtroppo sulla via del tramonto.
Alvaro Vitali, da VIP ad emarginato
Alvaro Vitali era nato a Roma il 3 febbraio 1950, imponendosi in breve tempo nel panorama cinematografico italiano. Nonostante il grande pubblico lo ricordi e lo tributi per il suo spassoso ed encomiabile apporto alla causa della commedia sexy all’italiana, il debutto cinematografico del Pierino della Settima Arte avviene grazie al grande Federico Fellini, che lo volle in “Satyricon“, “I clowns“, “Roma“, “Polvere di stelle” e “Amarcord“. La sua carriera esplode negli anni Ottanta, grazie alla “maschera” di Pierino, protagonista di barzellette ricche di ironia e doppi sensi.
La fase d’oro della commedia sexy, però, dura appena un decennio e Alvaro Vitali viene rapidamente accantonato dallo showbiz italiano. A parte una incursione fortunata in “Striscia la notizia” e una breve partecipazione nel reality “La fattoria“, l’attore capitolino non lavorò praticamente più. Lo stesso attore, in diverse interviste, aveva lamentato di tirare a campare con una misera pensione, dovuta però anche alla gestione incosciente dei suoi guadagni.
La storia con Stefania Corona
Negli ultimi periodi il nome di Alvaro Vitali era stato tristemente associato all’incresciosa vicenda sentimentale che ha condotto al capolinea il suo matrimonio con Stefania Corona. I due ex coniugi hanno convissuto fino alla fine, nonostante la donna avesse intrecciato una nuova relazione con l’autista della coppia. Una rottura densa di recriminazioni e stilettate a favore di stampa e televisione, con la Corona che aveva accusato Vitali di trascurarla e l’attore, dal canto suo, che ha continuato ad inviarle missive di amore e perdono.
Parole dolorose, ma volate via col vento in una calda serata di giugno.
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