Assegno unico giugno 2025: quando arriva? La data da segnare sul calendario e i requisiti per ottenerlo

Katia Tosto

Assegno unico giugno 2025

Gli aiuti economici da parte del Governo sono una vera ricchezza, specie negli ultimi periodi, in cui i rincari hanno messo a tappeto milioni di famiglie, che fanno fatica ad arrivare a fine mese. Così, l’assegno unico è uno di quelli più attesi, perché si tratta di un sostegno per coloro che hanno figli a carico e che rispettano determinati requisiti. A questo punto, tutto si stanno chiedendo quand’è che arriverà il pagamento, nel mese di giugno. Queste tutte le risposte che cercavi.

Cos’è l’assegno unico e quali sono le novità di giugno

L’Assegno unico e universale è un sostegno economico per le famiglie con figli a carico. In particolare, i figli devono essere minorenni, ma questo aiuto può essere percepito anche fino al compimento dei 21 anni, a patto che il ragazzo frequenti un corso di formazione scolastica o professionale, un corso di laurea, o che svolga un tirocinio o un’attività lavorativa e possieda un reddito inferiore a 8.000 euro annui.

In alternativa, vengono considerati anche i ragazzi che hanno meno di 21 anni e che sono disoccupati, ma registrati presso il centro dell’impiego o coloro che svolgono il servizio civile universale. Mentre, per le famiglie con figli disabili a carico, non ci sono limiti di età. Per ciò che riguarda le novità di questo mese, sappi che il calcolo dell’Isee non terrà più conto del beneficio legato al Bonus Nido.

Quando arriva l’assegno unico a giugno

Stando a quanto comunicato da INPS, il pagamento dell’assegno Unico di giugno 2025 inizia il 20 del mese, mentre dal 27 al 30 giugno arriveranno gli accrediti per le nuove domande, per le variazioni e per i conguagli. Dunque, se non rientri in alcuno di questi ultimi casi, l’attesa sta per finire, perché mancano solamente due giorni e potrai godere di questo assegno, vedendoti accreditata la cifra direttamente sul tuo conto.

Per quanto riguarda gli importi erogabili, possono essere percepiti fino a un massimo di 199,4 euro per ciascun figlio minore, con Isee fino a 17.090,61 euro e un minimo di 57 euro per ciascun figlio minore, con Isee pari o superiore a 45.574,96 euro o in assenza di Isee.