Condannato il giornalista Enrico Varriale: stalking e lesioni all’ex compagna

Raffaella De Grazia

Stalking e lesioni all'ex compagna, condannato il giornalista Enrico Varriale

Il giornalista ed ex Direttore di Rai Sport Enrico Varriale è stato condannato a 10 mesi con pena sospesa per aver provocato danni psicologici, fisici ed emotivi nei confronti alla sua ex compagna. Entrando nello specifico, il Giudice Monocratico della IV sezione penale del Tribunale di Roma ha condannato il volto noto del giornalismo Rai per stalking e lesioni alla sua ex partner, obbligando l’accusato a seguire un percorso rieducativo destinato a uomini maltrattanti.

Enrico Varriale, le accuse della ex compagna

Per il giornalista erano stati chiesti due anni; il Giudice ha deciso di accogliere parzialmente la richiesta del PM che aveva riscontrato negli atteggiamenti di Enrico Varriale nei confronti della donna una componente a dir poco esasperante.
I legali della parte lesa hanno espresso soddisfazione alla lettura del verdetto, affidando all’avvocato di parte civile Teresa Manente, responsabile dell’ufficio legale di Differenza Donna le prime dichiarazioni a caldo:

Esprimo soddisfazione per la sentenza, che ha riconosciuto la responsabilità penale dell’imputato per il reato di atti persecutori e per l’aggressione fisica ai danni della mia assistita, condannandolo alla pena ritenuta di giustizia, al risarcimento del danno e alla rifusione delle spese processuali. Questo processo è stato anche una denuncia pubblica contro la normalizzazione della violenza nelle relazioni intime. Nessun ‘dispiacere’, nessun preteso ‘amore’ può giustificare una relazione che si fonda sul controllo, sull’intimidazione, sull’umiliazione e sulla violenza.

La controparte, rappresentata dall’avvocato Fabio Lattanzi, ha invece promesso di impugnare la sentenza, ridimensionando i comportamenti del proprio assistito.

La giustizia continua a stupirmi. Non avrei mai creduto che si potesse condannare per stalking una persona la cui unica colpa è avere mandato decine di messaggi alla ex compagna, al fine di incontrarla per chiarire e chiederle scusa. Leggerò le motivazioni e sicuramente proporrò appello.

Un punto pare essere stato messo ad una vicenda che, qualunque sia il punto di vista dalla quale si guarda, rappresenta una pagina tristissima in materia di diritto, da parte delle donne, di dire di “no“.