Cadaveri di Villa Pamphili, la svolta: identificata la donna morta assieme a sua figlia

Raffaella De Grazia

Cadaveri di Villa Pamphili, la svolta: identificata la donna morta assieme a sua figlia

Svolta decisiva nel caso dei due cadaveri, madre e figlia di appena sei mesi, rinvenute prive di vita a Villa Pamphili lo scorso sabato. La donna potrebbe essere presto identificata, grazie al lavoro certosino svolto dagli inquirenti e alle preziose testimonianze raccolte dai frequentatori della villa, che avrebbero notato la madre e la sua bimba in compagnia di un uomo dalla carnagione olivastra, tutti e tre accampati nella stessa tenda.

Villa Pamphili, le indagini continuano. La descrizione della donna

La donna, le cui cause del decesso non sono ancora state stabilite, è morta prima della bambina. Il suo corpo, rinvenuto in un cespuglio di oleandri a Villa Pamphili, non presenta segni di violenza e nell’organismo non sono stati trovati segni di alcun genere di droga. Che la sua morte sia avvenuta per cause naturali? Quel che è certo è che la madre, alta circa 164 cm, ha un’età che si aggira attorno ai 30 anni, è bionda, ha la carnagione chiara e ha sul corpo numerosi tatuaggi che potrebbero favorirne una identificazione esatta. Il suo corpo, come quello della bambina, è stato rinvenuto privo di vestiti, coperto da un sacco nero. Non avrebbe subito violenza sessuale.

La bambina, abbandonata lontano da sua madre e coperta con un telo da campeggio, potrebbe, invece, essere stata uccisa. Il medico legale che ha svolto l’autopsia, infatti, avrebbe rilevato segni di percosse e soffocamento che potrebbero essere riconducibili alla causa del decesso. Chi avrebbe compiuto un crimine così efferato su una creatura così innocente?

Gli investigatori continuano il loro lavoro certosino, fatto di raccolta e vaglio di testimonianze, nonché di classificazione di reperti, nella speranza di risalire al più presto alla verità.