La prima puntata di Belve Crime ha avuto un successo smisurato: uno dei motivi principali, è l’intervista a Massimo Bossetti.
Francesca Fagnani sa bene come intrattenere e intervistare i suoi ospiti. Durante Belve, la conduttrice si è sempre dimostrata un’ottima padrona di casa. Ora, però, dovrà cambiare tono e approccio, perché è partito un nuovo progetto, ancora su Rai 1, che si discosta poco dall’originale, ma che avrà come punto cardine i casi irrisolti del nostro Paese. Belve crime ha debuttato ieri, 10 giugno e la puntata è stata seguitissima, in quanto tutti sapevano che il primo intervistato sarebbe stato Massimo Bossetti, l’uomo che è stato condannato per aver ucciso Yara Gambirasio.
Il mostro del carcere di Bollate
Massimo Bossetti, nonostante siano trascorsi anni, continua a essere etichettato come il mostro della vicenda. A lui sono state addossate tutte le colpe riguardanti l’omicidio di Yara. Un evento che ha stravolto l’Italia intera e che, ancora oggi, fa parlare parecchio i cittadini, che sperano di aver trovato il vero colpevole.
A quindici anni dall’omicidio e a undici anni dal suo arresto, Massimo torna in TV. Dopo la serie rivelazione Netflix, l’uomo ha accettato di essere il primo protagonista di Belve Crime, di rispondere alle domande della Fagnani e di mettersi a nudo, come mai prima ad ora.
La verità di Bossetti
Dal carcere di Bollate, Bossetti ha cercato di fare luce sulla sua versione dei fatti, in maniera del tutto calma e controllata. L’uomo sa bene che l’etichetta con il quale è conosciuto da tutti è peggiore di qualunque altra punizione. All’epoca, fu condannato dopo che il suo DNA venne ritrovato sugli slip di Chiara. Ancora oggi, però, insiste con il fatto che sia stato completamente innocente.
Nel corso dell’intervista con Fagnani, l’uomo ha anche confessato di aver provato a togliersi la vita, in carcere. Probabilmente, questa situazione deve avergli sconvolto la vita in una maniera inimmaginabile ed è anche per questo che i telespettatori sono stati attenti a ogni singola parola dell’intervistato e hanno seguito con passione la prima puntata di Belve Crime.
Mi chiamo Katia Tosto, ho trent’anni e possiedo una laurea triennale in Lingue, Culture, Letterature e Traduzione, e una laurea magistrale in Editoria e Scrittura. Una delle mie più grandi passioni è proprio la scrittura e gli ambiti di maggiore interesse sono il cinema, la moda, il gossip e lo spettacolo.