C’eravamo tanto amati: si è interrotta nel peggiore dei modi la partnership politica e umana tra il Presidente USA Donald Trump e il patron di Tesla e X Elon Musk. I due si erano proposti come valida alternativa alla leadership di un Joe Biden non sempre nel pieno delle proprie capacità, garantendo un ritorno tra i “big” degli Stati Uniti al grido di “America First“. Qualcosa, però, pare essersi rotto: il “divorzio” tra le due menti del secondo mandato del tycoon promette di essere a dir poco burrascoso.
Trump contro Musk, le accuse reciproche
Donald Trump non ha mai avuto peli sulla lingua. Le cronache parlano spesso delle diatribe colorite tra il Presidente USA e personaggi noti della politica, della cultura e dello spettacolo; nessuno, però, avrebbe mai scommesso su un botta e risposta a dir poco incandescente tra il tycoon e quello che era stato, almeno fino a poco tempo fa, il suo braccio destro.
All’origine della frattura tra i due “maschi alfa” l’approvazione della legge di bilancio, ritenuta da Elon Musk addirittura un “abominio“.
Mi dispiace, ma non ce la faccio più. Vergogna a chi ha votato questo disegno di legge: sapete di aver sbagliato.
Parole al vetriolo, che hanno scatenato un intenso ping-pong di accuse, invettive, persino minacce. Se Donald Trump ha accennato ad un Musk “annebbiato” dall’uso di stupefacenti, la mente dietro a Tesla ha tirato addirittura in ballo la delicata faccenda legata agli “Epstein files“, atteso elenco di personalità di rilievo che si sarebbero avvalse dei terrificanti “servizi” offerti dal finanziere accusato di traffico di minorenni, morto suicida.
È ora di sganciare la bomba più grande: (Trump) è nei file di Epstein. Questo è il vero motivo per cui non sono stati resi pubblici. La verità verrà a galla.
Tweet velenosissimi, immediatamente rimossi e sostituiti dalla manifestazione, da parte di Musk, di fondare un suo partito, “The America Party“, che possa rivelarsi per il popolo statunitense valida alternativa all’egida di Trump.
La minaccia del tycoon
La risposta di Donald Trump non si è fatta attendere: il tycoon promette dure rappresaglie contro Musk se deciderà di supportare i Democratici.
Gravi conseguenze se finanzierà i dem. I nostri rapporti sono finiti.
Una nuova pagina di questa soap opera a stelle e strisce non tarderà ad essere scritta.
Pubblicista e appassionata di Spettacolo a 360 gradi.
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