Dietro ogni grande processo antimafia c’è una voce che rompe il silenzio. Una persona che, scegliendo di parlare, cambia tutto. Tamara Ianni è una di quelle voci.
Il suo nome potrebbe non essere familiare al grande pubblico, ma chi conosce la storia criminale di Ostia e il potere esercitato dal clan Spada sa bene chi è. Tamara non è un personaggio da copertina: è una donna che ha rischiato tutto. E la sua testimonianza ha lasciato un segno indelebile.
L’inizio di tutto: vivere accanto al clan
Tamara Ianni ha vissuto per anni dentro un ambiente dominato dalla criminalità organizzata. A Ostia, quartiere marino di Roma, il nome “Spada” è sinonimo di paura, potere e controllo.
Ma lei, a un certo punto, ha scelto un’altra strada. Quella della collaborazione con la giustizia. Una scelta che, come spesso accade, non è solo coraggiosa: è devastante. Perché non significa solo testimoniare in aula, ma anche rinunciare alla propria vita. Ai luoghi, ai legami, perfino al proprio nome.
La testimonianza che ha cambiato tutto
Grazie alle dichiarazioni di Tamara, la procura è riuscita a ricostruire la struttura mafiosa del clan Spada. Il risultato? Un maxi-blitz che ha portato all’arresto di 32 affiliati con l’accusa di associazione mafiosa, tra gli altri reati.
Un colpo durissimo per un’organizzazione che per anni ha controllato il territorio tra racket, usura, intimidazioni e violenza.
Ma il prezzo pagato da Tamara è stato altissimo.
Minacce, bombe e una vita sotto scorta
Dopo l’inizio della sua collaborazione, Tamara e la sua famiglia sono diventati un bersaglio. Nel 2018, un ordigno artigianale è esploso sul balcone della casa dei suoi genitori. Un messaggio chiaro, diretto: “Stai zitta”.
Ma lei non si è mai fermata. Oggi vive in una località segreta, sotto protezione, con l’identità cambiata. Una vita invisibile, per restare viva.
Eppure, nonostante tutto, ha scelto di parlare ancora. Di raccontare. Di spiegare al pubblico cosa significa davvero essere una collaboratrice di giustizia in Italia.
Il coraggio arriva in TV
La sua voce tornerà ad essere pubblica in una puntata speciale di “Belve Crime”, il nuovo format condotto da Francesca Fagnani, in onda il 10 giugno 2025 su Rai 2.
Un’intervista attesa, che si preannuncia intensa, scomoda, ma necessaria. Non tanto per spettacolarizzare il dolore, ma per mettere davanti a tutti una realtà che spesso viene nascosta dietro le quinte della cronaca giudiziaria.
Tamara Ianni è una donna che ha rotto un sistema. Che ha smontato un castello di omertà con le sue parole. E che, nonostante tutto, continua a pagare per quel gesto.
Una storia da non dimenticare
Oggi, a distanza di anni dalle sue prime dichiarazioni, il nome di Tamara Ianni torna a circolare. E non per gossip o curiosità. Ma perché la memoria è resistenza, e raccontare la verità – anche quando fa male – è un atto politico e umano.
Non è una protagonista da fiction. È reale, concreta, viva. E la sua storia è quella di una donna sola contro un sistema intero.
“Head Staff”, giornalista pubblicista laureata in letteratura, amo scrivere e apprendere costantemente cose nuove. Trovo che il mestiere del giornalista sia uno dei più affascinanti che esistano. Ti consente di apprendere, di conoscere il mondo, farti conoscere e di entrare in simbiosi con il lettore