Una parziale vittoria e una promessa di continuare con le denunce se i toni creati da alcune trasmissioni televisive sul delitto di Chiara Poggi non saranno ridimensionati. Nel mirino della Giustizia italiana e della famiglia Cappa è finita, neanche a dirlo, la trasmissione “Le Iene“, che con uno speciale sul delitto di Garlasco datato 24 maggio 2022 avevano lasciato intendere un coinvolgimento di una delle due cugine di Chiara Poggi nel delitto di quest’ultima.
La condanna de Le Iene per diffamazione
In queste ore è stata resa nota l’ufficialità di una condanna per diffamazione rivolta all’autore de “Le Iene” Riccardo Festinese e al conduttore Alessandro De Giuseppe che per lo show in onda su Italia 1 hanno curato una puntata a tema dal titolo “Speciale Le Iene, delitto di Garlasco: la verità di Alberto Stasi“.
Durante il maxi speciale di due ore e mezza, secondo i PM i due professionisti sotto l’egida Mediaset avrebbero diffamato Stefania Cappa, una delle due gemelle divenute protagoniste indiscusse del delitto di Garlasco. Secondo la sentenza di condanna, infatti, “Le Iene” avrebbero dato credito alle dichiarazioni di Marco Demontis Muschitta, secondo le quali una ragazza somigliante alla Cappa sarebbe stata vista allontanarsi in biciletta con in mano un oggetto simile ad un accessorio da camino. Fu proprio lo stesso Muschitta, però, a ritrattare le sue dichiarazioni, scusandosi con una lettera indirizzata alla famiglia Cappa.
Festinese e De Giuseppe dovranno, quindi, risarcire Stefania Cappa con diecimila euro, oltre ad essere condannati a pagare una multa di 500 euro. Nonostante questa batosta, la redazione del programma Mediaset non accenna a mollare la presa sul caso di Garlasco, scatenando molte reazioni contrastanti anche da parte dei genitori della vittima, stufi di sentire quelle che bollano come “illazioni” sulla loro amata figlia.
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