Fette biscottate ritirate dai supermercati: ecco i marchi, i lotti e cosa fare se le hai comprate

Alessia Rocco

Ti è mai capitato di mangiare una fetta biscottata a colazione pensando che fosse tra gli alimenti più innocui? Da oggi in poi, potresti guardarle con occhi diversi. Il Ministero della Salute ha infatti lanciato un’allerta alimentare che riguarda proprio alcune fette biscottate vendute nei supermercati italiani, con un richiamo urgente per rischio chimico.

Sì, hai letto bene. Non si parla di date di scadenza sbagliate o errori di confezionamento, ma di micotossine potenzialmente pericolose per la salute. E il caso ha colpito anche marchi molto noti, tra cui Coop e La Frumenteria.

Cosa è successo esattamente?

Il Ministero ha segnalato la presenza di deossinivalenolo (DON), una micotossina prodotta da funghi che contaminano i cereali. Non è qualcosa che si nota a occhio nudo o che ha un sapore strano, ma può avere effetti dannosi sull’organismo.

La sostanza è stata trovata oltre i limiti di legge in alcuni lotti di fette biscottate integrali. Ecco i dettagli.

I prodotti coinvolti nel richiamo

Coop

  • Fette biscottate con farina integrale e olio di semi di girasole alto oleico
    Lotto: 14E25
    Scadenza: maggio 2026
    Formato: confezione da 1 kg
  • Fette biscottate sottili integrali
    Lotti: 16D25 e 17D25
    Scadenza: aprile 2026
    Formato: 120 g (flow pack)

La Frumenteria

  • Fette biscottate con farina integrale – ritagli
  • Fette biscottate ritagli integrali ricchi in proteine
    Lotti: 12E25, 16D25, 17D25, 30D25
    Scadenze: aprile e maggio 2026
    Formato: 1 kg

Tutti questi prodotti sono stati realizzati da DPG Srl, nello stabilimento di Andezeno (TO).

Cos’è il deossinivalenolo (DON)? Perché fa paura?

Il DON è una micotossina che si sviluppa sui cereali come il grano, soprattutto in condizioni di umidità. Non è considerato cancerogeno, ma può provocare:

  • disturbi intestinali,
  • debolezza del sistema immunitario,
  • effetti tossici se assunto in grandi quantità o combinato con altre micotossine.

È insidioso perché non altera l’aspetto né il sapore del prodotto, e spesso chi lo consuma non si accorge di nulla.

Cosa devi fare se hai comprato queste fette biscottate?

Il consiglio ufficiale del Ministero è molto semplice: non consumarle. Riporta le confezioni al punto vendita dove le hai acquistate e chiedi il rimborso. Nessuna ricevuta? Non è un problema: basta mostrare la confezione con il numero di lotto visibile.

Molti supermercati, soprattutto le Coop, hanno già affisso cartelli nei punti vendita per avvisare i clienti.

È successo anche in passato?

Sì, richiami di questo tipo non sono nuovi. Le micotossine sono tra i rischi più controllati nei prodotti a base di cereali, ma capita che alcuni lotti sfuggano ai controlli iniziali. L’importante è che le allerte vengano pubblicate e diffuse tempestivamente, come sta accadendo ora.

Dove trovare l’elenco aggiornato dei prodotti ritirati?

Puoi consultare l’avviso ufficiale sul sito del Ministero della Salute:
www.salute.gov.it

Domande frequenti (FAQ)

  • Quanti lotti sono stati ritirati?
    Almeno cinque lotti tra Coop e La Frumenteria risultano coinvolti.
  • Posso ottenere un rimborso?
    Sì, restituendo il prodotto anche senza scontrino, se il lotto corrisponde.
  • Il consumo è pericoloso?
    Potenzialmente sì, soprattutto se prolungato. Per questo il richiamo è immediato.
  • Posso fidarmi ancora delle fette biscottate?
    Sì, ma leggi sempre bene le etichette e verifica le allerte pubblicate.
  • Chi produce questi prodotti?
    DPG Srl, con sede ad Andezeno (TO), è il produttore segnalato.