Con l’arrivo dell’estate, la domanda scatta automatica: “E adesso dove lo mando mio figlio?”.
Lavoro, impegni, mancanza di nonni a portata di mano… i campi estivi diventano spesso una scelta obbligata. Ma c’è un dettaglio che fa la differenza: il costo.
E se ti dicessimo che per il 2025 puoi ricevere un bonus fino a 400 euro proprio per coprire le spese del campo estivo?
Vediamo come funziona davvero questo bonus campo estivo, chi può richiederlo e quali sono i requisiti.
Cos’è il bonus campo estivo 2025?
È un contributo economico offerto dall’INPS per aiutare le famiglie a pagare le attività estive dei figli.
Parliamo di centri estivi diurni: niente dormite fuori, ma giornate piene di giochi, sport, laboratori, socializzazione e (finalmente!) tempo libero per i genitori.
Il bonus rientra nelle prestazioni della Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali, ed è destinato ai figli di dipendenti o pensionati della pubblica amministrazione.
Chi può richiederlo?
La domanda può essere presentata da:
- Genitori (o tutori) di bambini tra i 3 e i 14 anni
- Dipendenti pubblici o pensionati iscritti alla gestione INPS dedicata
- Famiglie con ISEE aggiornato (anche se si può fare domanda anche senza, ma si riceve un importo ridotto)
Molti lo chiamano ancora “bando INPS estate”, ma è a tutti gli effetti un bonus campo estivo.
Quanto vale?
Il rimborso può arrivare fino a 100 euro a settimana, per un massimo di 4 settimane. In pratica, puoi ottenere fino a 400 euro.
L’importo copre:
- Le attività del campo
- Pasti e merende
- Uscite o gite organizzate
- Copertura assicurativa
Il bonus viene calcolato in base all’ISEE. Più è basso, maggiore sarà la percentuale di rimborso.
Un esempio? Con ISEE sotto gli 8.000 euro, il rimborso è del 100%. Sopra i 56.000 euro, si scende all’80%.
E se tuo figlio ha una disabilità certificata, l’importo può salire del 50% in più.
Quando si fa domanda?
Le date ufficiali per il 2025 sono:
- Dal 6 al 26 giugno 2025
- Domanda solo online tramite il portale INPS, con SPID o CIE
Attenzione: la graduatoria è nazionale. Ciò significa che non basta fare domanda, ma bisogna anche essere selezionati in base ai punteggi. Più basso è l’ISEE, più chance hai.
Ci sono altri bonus simili?
Sì, ed è qui che il discorso si allarga. Molte Regioni e Comuni erogano bonus locali per i campi estivi:
- Emilia-Romagna: rimborso fino a 300 euro a figlio, per famiglie con ISEE sotto i 26.000 euro
- Comune di Firenze: contributi per famiglie residenti
- Imola, Bologna, Torino: bandi paralleli da affiancare a quello INPS
Quindi il consiglio è semplice: controlla anche il sito del tuo Comune o Regione. Potresti cumularli e ricevere rimborsi ancora più alti.
Bonus campo estivo: conviene?
Assolutamente sì. Non solo ti permette di risparmiare, ma garantisce ai tuoi figli la possibilità di vivere un’estate stimolante, attiva e in mezzo agli altri bambini.
La differenza non è solo economica: per molti genitori, sapere che esiste un aiuto concreto cambia davvero le carte in tavola.
Come controllare se il campo estivo è idoneo?
Non tutti i centri sono automaticamente ammessi. Il campo scelto:
- Deve essere diurno, non residenziale
- Deve rilasciare regolare fattura
- Deve rispettare i requisiti richiesti (spazi, personale qualificato, attività previste)
Il consiglio? Prima di iscrivere tuo figlio, contatta l’organizzatore e chiedi se è possibile utilizzare il bonus INPS.
Domande frequenti sul bonus campo estivo
- Il bonus campo estivo vale anche per i privati?
No, solo per chi lavora nella pubblica amministrazione o è pensionato pubblico. - Serve l’ISEE per fare domanda?
Non è obbligatorio, ma senza ISEE riceverai il rimborso minimo (80%). - Posso scegliere qualunque centro estivo?
Sì, ma deve essere conforme ai requisiti richiesti da INPS. - Il rimborso è diretto?
Sì: paghi tu, e dopo l’approvazione ricevi il rimborso entro qualche settimana. - Si può cumulare con altri bonus?
Sì, se il tuo Comune o Regione ne prevede altri.
“Head Staff”, giornalista pubblicista laureata in letteratura, amo scrivere e apprendere costantemente cose nuove. Trovo che il mestiere del giornalista sia uno dei più affascinanti che esistano. Ti consente di apprendere, di conoscere il mondo, farti conoscere e di entrare in simbiosi con il lettore