Un dolore che non può scomparire, una giovane vita spezzata in una maniera tanto crudele, quanto assurda. Lo scorso settembre la 30enne padovana Chiara Jaconis, residente a Parigi da sei anni per motivi di lavoro, ha perso la vita a causa di un oggetto – una statuetta, o forse due, anche se inizialmente si era ipotizzato fosse un diffusore di fragranze per ambienti – lanciato da un balcone a Napoli, città dove la giovane si trovava in compagnia del fidanzato Livio Rousseau, che proprio per i suoi 30 anni aveva deciso di donarle un viaggio nella meta partenopea che tanto amava.
Livio, chi è il fidanzato di Chiara Jaconis: le parole al funerale
Chiara Jaconis, nonostante un delicatissimo intervento chirurgico portato a termine dall’equipe medica dell’Ospedale del Mare, non ce l’ha fatta. La 30enne si è spenta dopo una visita ai Quartieri Spagnoli, mentre sorrideva accanto all’adorato compagno Livio, che non ha avuto neanche il tempo di poterla soccorrere. Le sue testimonianze hanno sconvolto inquirenti e opinione pubblica, oltre che commosso i genitori e gli amici della dolcissima ragazza veneta.
Era felicissima perché non era mai stata a Napoli. Ho sentito qualcosa cadere dagli edifici. Non ho fatto in tempo a voltarmi che Chiara era caduta a terra.
Le indagini hanno concluso che la giovane donna è stata “uccisa” da un tredicenne residente nella zona, noto per essere dedito a lanciare ogni genere di oggetto dal balcone di casa sua. Il ragazzino è minorenne; tuttavia, proprio i genitori del giovane potrebbero essere perseguiti per i reati di omicidio colposo in concorso e omessa vigilanza.
Una ferita che si riapre, una risposta che non lenisce il dolore dei familiari di Chiara, né del fidanzato 30enne Livio Rousseau, presente al momento della tragedia e che ha speso per l’adorata compagna parole dolcissime.
Anche oggi saresti contenta dell’outfit che ho scelto. Vivo in una contraddizione: ti cerco ovunque, sapendo di non trovarti. Ho un vuoto dentro di me, ma allo stesso tempo mi hai arricchito, e mi hai dato molto di più di quello che mi è stato tolto. Sono felice, proprio come lo eri tu mentre camminavamo insieme per le strade di Napoli prima di tornare nel nostro nido d’amore a Parigi. Sono fortunato, per averti conosciuto in questi ultimi due anni della nostra vita. Se mi chiedessero di tornare indietro rifarei tutto pur sapendo l’epilogo, perché tutto il tempo bellissimo che abbiamo vissuto insieme non può essere cancellato in un brutto istante (…) Sei andata in un posto in cui non posso seguirti, e per quanto non sappia perdere questa volta devo ammettere la sconfitta. Sono certo che ti rivedrò nei miei sogni, e ogni piccolo gesto mi farà pensare a te, quindi starai comunque al mio fianco e mi guiderai in ogni momento della mia vita. Buon viaggio amore mio.
Pubblicista e appassionata di Spettacolo a 360 gradi.
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