La piattaforma di streaming Netflix è riuscita a catturare una sempre più ampia fetta di spettatori di ogni età ed estrazione socio-culturale grazie a prodotti eterogenei e coinvolgenti. Tra questi, oltre ai celeberrimi “Stranger Things” (per il quale sta crescendo l’attesa per l’ultima stagione) e “Mercoledì” (la cui seconda stagione debutterà a partire da agosto 2025), una menzione speciale merita la pellicola “Uglies“, rilasciata sulla piattaforma nel settembre dello scorso anno e tratta dall’omonimo romanzo dello scrittore statunitense Scott Westerfeld.
Uglies: trama e tematiche
Il film diretto da McG che vede protagonisti tra gli altri Joey King, Chase Stokes, Laverne Cox e Jillian Murray affronta una tematica piuttosto delicata in chiave distopica: la ricerca spasmodica della perfezione. Joey King interpreta la protagonista, Tally Youngblood, 16enne entusiasta all’idea di poter migliorare le proprie fattezze perché convinta che solo con la bellezza assoluta tutte le ingiustizie potranno essere appianate, creando così un mondo fatto di uguaglianza e armonia.
Tali illusioni vengono infrante quando la protagonista fa la conoscenza di Shay, giovane ribelle che rifiuta questa assurda omologazione. La ragazza fa parte di una comunità, la Smoke, che protegge la libertà individuale estetica e non solo. Tutte le certezze di Tally sembrano crollare sotto il peso di una verità che va oltre la canonica concezione di bellezza omologata, soprattutto grazie all’incontro, all’interno di Smoke, con David.
Uglies avrà un sequel? Ecco cosa sappiamo
“Uglies” è una pellicola pensata per un target giovane, che però può essere facilmente ampliato e diversificato grazie alle importanti e delicate tematiche trattate. Un’opera che spinge ad una riflessione più ampia che ruota attorno alla chirurgia estetica, al desiderio di omologarsi, ai rischi legati al non mantenere la propria individualità, quel dettaglio che possa renderci unici, speciali.
Sin dalla sua release su Netflix, il lavoro di McG ha creato dibattiti piuttosto intensi, complice anche un finale aperto che non solo offre diverse interpretazioni, ma pone anche le basi per un eventuale sequel, dato che il libro dal quale è tratto è il primo di una serie di volumi legati tra loro.
Il materiale, insomma, non mancherebbe. Sarebbe possibile adattare un “Uglies 2” che, seguendo la nomenclatura dei romanzi dello statunitense Westerfeld, si intitolerebbe “Pretties“. E’ presto per scoprire se si tratta di semplice suggestione o di un progetto fattibile ma, se un secondo capitolo della saga fosse già in cantiere, potrebbe essere rilasciata in streaming tra la fine del 2025 e il 2026. Non resta che aspettare.
Pubblicista e appassionata di Spettacolo a 360 gradi.
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