C’è un’idea di ospitalità che parte dai luoghi. Dai colori del Salento, dai silenzi delle Dolomiti, dai tetti chiari di Matera, dalla brezza che arriva dal mare di Sardegna. È proprio da qui che prende forma Garibaldi Hotels, gruppo alberghiero fondato a Ostuni nel 2013 da un gruppo di giovani imprenditori con radici forti e uno sguardo aperto.
Quello che all’inizio era un progetto locale è oggi una realtà che conta 14 strutture in sette regioni italiane, tra hotel, resort, dimore storiche e villaggi. Alla guida ci sono Fabrizio Prete (Amministratore Delegato) ed Egidio Ventimiglia (Presidente del CDA), affiancati da un team che è cresciuto sul campo, mettendo insieme competenze manageriali e profonda conoscenza del territorio.
Nel 2018 nasce Garibaldi Hotels S.p.A., una holding pensata per gestire al meglio l’espansione dell’azienda. Le attività spaziano dalla gestione diretta di strutture ricettive all’outsourcing turistico, fino al settore immobiliare. Una delle prime operazioni è stata l’acquisto dell’Hotel Monzoni a Pozza di Fassa. Sono seguiti l’Hotel Piaz, sempre in Trentino, e la Piazzetta di Campoverde in Salento. Ultimo in ordine di tempo, l’Avalon Sikani Resort in Sicilia. Ogni acquisizione è stata accompagnata da interventi di ristrutturazione, con investimenti mirati a riqualificare, non solo ad ampliare.
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Una crescita costante
Il gruppo ha registrato negli anni una crescita costante. Il fatturato è passato da 6,5 milioni nel 2021 a 20 milioni nel 2024, segno di un’espansione solida, costruita su scelte coerenti. Non si tratta di collezionare strutture, ma di selezionare contesti in grado di offrire esperienze autentiche.
Ogni struttura è diversa. Perché diverse sono le persone che viaggiano, e diversi i modi in cui si sceglie di vivere un soggiorno. C’è chi cerca la tranquillità in mezzo al verde, come al Gallipoli Resort o al Santina Resort in Sardegna. Chi ama le vacanze attive trova nei club, come Campoverde Village o Baraka Village, una proposta vivace e coinvolgente. Gli hotel si dividono tra contesti urbani – come il San Giusto a Roma o l’Hilton Garden Inn a Lecce – e località montane, con strutture accoglienti in Val di Fassa e a San Martino di Castrozza.
Una menzione a parte meritano le dimore storiche, come la Sant’Anna a Carovigno o il Borgo Pulciano in Umbria. Luoghi in cui l’ospitalità si intreccia con la memoria dei luoghi, pensati per chi cerca atmosfere intime, silenzi veri, esperienze lente.
Lo sguardo al futuro
Il pay-off aziendale, “Tutta l’Italia che vuoi”, riassume una filosofia semplice: offrire ospitalità là dove l’Italia si racconta da sé, senza bisogno di artifici. Il gruppo è impegnato anche in un percorso di destagionalizzazione, con l’apertura annuale di alcune strutture, per promuovere un turismo meno legato ai picchi estivi e più in sintonia con i ritmi dei luoghi.
Nel 2025 sono previste nuove aperture, tra cui una struttura a Roma e l’inserimento del Gallipoli Resort nel portafoglio. Passi concreti che confermano una strategia chiara: continuare a crescere mantenendo un’identità riconoscibile, che tiene insieme tradizione e visione.
Garibaldi Hotels non si limita a offrire un letto o un pasto. Costruisce esperienze. Ogni struttura è un invito a rallentare, osservare, sentire. A lasciarsi accogliere, ma anche a ritrovare un senso più profondo del viaggio.

Sono giornalista pubblicista laureata in letteratura e content manager con una grande passione per la scrittura