Bruce Springsteen contro Donald Trump, la faida viaggia sul web: “Corrotto”, “Prugna secca”

Raffaella De Grazia

Un dissing destinato a far parlare per moltissimo tempo, dai tratti grotteschi e persino tragicomici. Protagonisti della faida consumata in rete, sull’asse Gran Gran Bretagna – Stati Uniti, due grandi nomi della musica e della politica americana: nientemeno che il rocker Bruce Springsteen e il Presidente in carica Donald Trump.

Bruce Springsteen: amministrazione corrotta e traditrice

In America, come del resto anche in Italia, è arcinota la pratica di infliggere stilettate di turno al politico o alla personalità pubblica meno amata da cantanti, attori, rappresentanti dello showbiz. Fece discutere, ad esempio, la mordace filippica dell’ex gieffina Marina La Rosa, che non risparmiò parole di fuoco alla Premier Giorgia Meloni, rea di essere proprio una “lustrascarpe” del tycoon.

Nulla in confronto al botta e risposta tra il cantante “Born in the USA” – The Boss, come è chiamato dai suoi fan – e il Presidente Donald Trump, che spesso e volentieri ha ingaggiato match a suon di post social con numerose personalità di Hollywood, ma non solo. Dalla cantante Taylor Swift all’attore George Clooney (accusato di servilismo nei confronti del Presidente uscente Joe Biden), nessuno è stato risparmiato dallo J’accuse di Trump, che ha reso i suoi detrattori protagonisti assoluti dei suoi post critici e coloriti postati sul proprio social Truth.

Non che Springsteen sia stato più delicato del suo rivale, anzi. L’origine della faida parte, in effetti, proprio dalle parole di fuoco della rockstar 75enne nel corso del suo tour inglese, nel quale non spese parole delicate per il Presidente USA.

A casa mia, l’America che amo, l’America di cui ho scritto, che è stata un faro di speranza e libertà per 250 anni, è attualmente nelle mani di un’amministrazione corrotta, incompetente e traditrice. Stanno smantellando una storica legislazione sui diritti civili che ha portato a una società più giusta e plurale. Stanno abbandonando i nostri grandi alleati e schierandosi con i dittatori contro coloro che lottano per la propria libertà.

La reazione di Trump: Springsteen “prugna secca”

La risposta social del Presidente Donald Trump non si è fatta attendere. Dopo essere venuto a conoscenza delle parole di Bruce Springsteen, il tycoon ha scatenato tutto il suo “estro” oratorio in rete, utilizzando per il rocker epiteti non esattamente lusinghieri, anzi.

Ho visto che questo rocker altamente sopravvalutato va in un Paese straniero per parlar male del presidente degli Stati Uniti. Non mi è mai piaciuto lui, la sua musica o le sue politiche estremiste. Non ha nessun talento. Sembra una prugna secca, la sua pelle è atrofizzata farebbe bene a tenere la bocca chiusa.

L’infuocato dissing tra Bruce Springsteen e Donald Trump sembra solo essere agli inizi; non resta che aspettare una risposta dal Boss, con la speranza che i toni possano, da entrambe le parti, essere più distesi.