Nina Simone non era solo una cantante. Era un’onda che travolgeva tutto: il jazz, il blues, la politica, i diritti civili, la rabbia, la dolcezza.
Se oggi ascolti “Feeling Good” e senti i brividi, sappi che non sei l’unico. La sua voce ha attraversato decenni senza invecchiare.
Ma chi era davvero questa donna dalla voce graffiante e dallo sguardo penetrante?
Dietro il nome d’arte si nasconde una storia potente, piena di musica, battaglie personali e pubbliche. E anche una morte che, ancora oggi, fa parlare.
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Quando è nata Nina Simone e da dove veniva?
Nina Simone è nata il 21 febbraio 1933 in North Carolina, con un nome molto diverso: Eunice Kathleen Waymon.
Era la sesta di otto figli, cresciuta in una famiglia modesta ma profondamente religiosa. Sin da piccola ha mostrato un talento straordinario per la musica.
Le sue origini non sono italiane, come alcuni credono cercando online: era americana al 100%, anche se il suo nome d’arte – scelto per motivi professionali – suonava molto più europeo e sofisticato.
Perché si faceva chiamare Nina Simone?
Il nome “Nina” le era stato dato da un fidanzato spagnolo: un vezzeggiativo che significava “piccola”.
“Simone” lo ha scelto ispirandosi all’attrice Simone Signoret, che ammirava molto.
Un nome costruito per proteggere la sua identità: ai tempi, suonare musica in locali notturni non era visto bene dalla sua famiglia.
Le canzoni più famose di Nina Simone
Difficile sceglierne solo alcune. Ma ce ne sono alcune che, se non le conosci, devi ascoltare adesso:
- “Feeling Good” – Sì, quella che tutti pensano sia di Michael Bublé…
- “Sinnerman” – Un brano lungo e ipnotico, con una potenza quasi spirituale.
- “I Put a Spell on You” – Sensuale, inquietante, coinvolgente.
- “Don’t Let Me Be Misunderstood” – La sua voce, qui, è pura verità.
- “Mississippi Goddam” – Uno schiaffo diretto contro il razzismo e la violenza negli USA.
Ogni brano è un viaggio. C’è rabbia, dolore, bellezza, denuncia. Nina Simone non cantava per intrattenere. Cantava per sopravvivere.
La figlia: anche lei cantante
Nina ha avuto una figlia, Lisa Simone, anche lei artista.
Lisa ha vissuto un’infanzia complessa, segnata dal genio – ma anche dai momenti bui – della madre.
In alcune interviste, ha parlato apertamente del rapporto con Nina: pieno di amore, ma anche di difficoltà e tensione.
Oggi, Lisa Simone è una cantante jazz affermata, e porta avanti il nome della madre con dignità e forza.
Quando è morta Nina Simone? E qual è stata la causa della morte?
Nina Simone è morta il 21 aprile 2003, a Carry-le-Rouet, nel sud della Francia. Aveva 70 anni.
La causa? Una lunga malattia, anche se non sono mai stati diffusi dettagli precisi. Alcune fonti parlano di un cancro al seno.
Negli ultimi anni si era ritirata dalla scena pubblica, ma il suo mito non ha fatto che crescere.
Un’eredità che non smette di cantare
Oggi, a oltre vent’anni dalla sua scomparsa, Nina Simone è più viva che mai.
Le sue canzoni vengono ancora utilizzate in film, serie TV, spot pubblicitari. Ma soprattutto, continuano a parlare. A gridare. A emozionare.
Chi ascolta Nina Simone per la prima volta, raramente resta indifferente.
FAQ
- Quando è nata Nina Simone?
Il 21 febbraio 1933, in North Carolina, USA. - Che origini aveva?
Americane. Nessuna conferma di origini italiane, nonostante il nome. - Come è morta Nina Simone?
Dopo una lunga malattia. Alcune fonti citano un cancro. - Chi è la figlia di Nina Simone?
Lisa Simone, cantante e attrice. - Quali sono le canzoni più famose?
“Feeling Good”, “Sinnerman”, “I Put a Spell on You”, tra le altre.
“Head Staff”, giornalista pubblicista laureata in letteratura, amo scrivere e apprendere costantemente cose nuove. Trovo che il mestiere del giornalista sia uno dei più affascinanti che esistano. Ti consente di apprendere, di conoscere il mondo, farti conoscere e di entrare in simbiosi con il lettore