Chi è Emanuele De Maria: di che cosa era accusato, i precedenti penali, la tragica fine

Elisabetta Beretta

Emanuele De Maria, 35 anni, stava scontando la pena di 14 anni e mezzo di reclusione per l’omicidio della 23enne Oumaima Racheb, accoltellata in un albergo di Castel Volturno, in provincia di Caserta, nel 2016.
Il 30 novembre 2021, il giovane viene trasferito dal penitenziario napoletano di Secondigliano al carcere di Bollate, dove si trovano i detenuti considerati di pericolosità ridotta, vista la sua buona condotta.

Ed è sempre in virtù del suo comportamento di ‘detenuto modello’ che ottiene un permesso di lavoro, previsto dall’articolo 21.

 

Emanuele De Maria torna ad uccidere durante il permesso di lavoro

Emanuele De Maria, dunque, poteva uscire dal carcere per recarsi a lavorare in un hotel, l’Hotel Berna di Milano, nei pressi della Stazione Centrale.

Questo è stato lo stargate, nella piena legalità di quanto previsto dalla legge italiana, che gli ha dato l’opportunità di reiterare il reato per cui era già detenuto: uccidere.

Infatti, le successive vittime di Emanuele De Maria saranno purtroppo la collega Chamila Wijesuriyauna a cui farà seguito un’altra collega di lavoro presso l’hotel.

De Maria arriva a colpire e a ferire quasi mortalmente anche un barista, Hani Fouad Abdelghaffar Nasra, che fortunatamente riesce a sopravvivere alle ferite inferte dal De Maria che ha sempre agito armato di coltello.

Il tuffo nel vuoto dalle terrazze del Duomo di Milano

La vita di Emanuele De Maria si è conclusa sull’asfalto di Piazza Duomo: un volo di circa 70 metri di altezza dalla sommità del Duomo, simbolo della città.

Il tragico gesto è stato compiuto dopo essersi macchiato dell’assassino delle due colleghe di lavoro presso il Berna Hotel.

 

Il punto di vista dell’avvocato di De Maria

L’avvocato Daniele Tropea, difensore di Emanuele De Maria, continua a sostenere che quel permesso previsto dall’articolo 21 “era meritato”, che non è stato commesso un errore da parte del sistema.

Ha infatti dichiarato: “Emanuele meritava il permesso di lavorare fuori visto l’ottimo percorso che aveva fatto all’interno del carcere”.