E’ un appuntamento irrinunciabile nel lunedì sera targato Gialappa’s Band, seguito al pari di una dizi turca Mediaset. Si tratta di “Sensualità a corte“, uno sketch nato 20 anni orsono e diventato una vera e propria serie cult, complice l’irresistibile alchimia tra i due protagonisti, Marcello Cesena/Jean Claude e Simona Garbarino/Maria Clara, meglio nota al popolo del “Gialappashow” come Madreh.
Simona Garbarino, dalla pedagogia alla tv
La complicità tra i due partner lavorativi è alla base del successo delle trasmissioni targate Gialappa’s e Simona Garbarino rappresenta una vera apripista nel genere comico-caustico tutto al femminile, che ha permesso l’ascesa di altri grandi nomi in rosa dello show di Sky e TV8, da Brenda Lodigiani alla new entry Giulia Vecchio. Talento innato, studio indefesso, una forte dose di autoironia sono i segreti per sfondare nel mondo dello spettacolo nostrano e sono tutte virtù ben incarnate dalla Garbarino, tanto gelosa della sua vita privata, quanto esplicita nel raccontare carriera, aneddoti, studi effettuati e colpi di scena dal backstage.
Simona Garbarino è nata a Torriglia, nell’entroterra genovese e sin da giovanissima ha mostrato uno spiccato interesse per la recitazione. La Sala Carignano di Genova è stata la sua scuola per quanto concerne la conoscenza della tradizione comica-dialettale della sua regione; la Garbarino, nel frattempo, ha anche intrapreso i suoi studi in Pedagogia, laureandosi a Milano e specializzandosi con diversi master e corsi.
L’interprete di “Sensualità a corte” è formatrice del Teatro dell’Ortica di Genova, grazie alla sua formazione in Pedagogia teatrale. Una donna determinata, elegante e sempre in movimento, la cui interpretazione di Madreh all’interno del contenitore comico “GialappaShow” vanta un’estimatrice di tutto rispetto: Mina. Deve tutto al collega Marcello Cesena, con il quale fa coppia fissa sul set e che l’ha fortemente voluta per il ruolo della dispotica e sempre in crisi di mezza età genitrice del “fluido” Jean Claude.
A livello umorale, Madreh è instabile, urla e fa follie e subito dopo cambia registro. Anaffettiva, perché se ne frega del figlio Jean Claude e lo vorrebbe morto. Il rapporto tra i due è psicopatologico, ma talmente oltre misura che risulta comico e surreale. Una madre così è inconcepibile, rompe una serie di tabù, schemi e aspettative.
Pubblicista e appassionata di Spettacolo a 360 gradi.
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