Tutti i vincitori dei David di Donatello 2025: trionfa Vermiglio di Maura Delpero. Ecco l’elenco completo, tra emozioni e premi inatteso
Settant’anni e non sentirli. Il David di Donatello, che di rughe ne ha viste parecchie (non solo sulle facce degli attori), ha festeggiato quest’anno un’edizione piena di energia, tra discorsi scomposti, lacrime sincere e una pioggia di premi. Mercoledì 7 maggio, in diretta da Cinecittà – Teatro 5 – si è svolta la cerimonia condotta da Elena Sofia Ricci e Mika. Ma quali sono stati i vincitori? Andiamo a scoprirlo.
Film vincitori
A dominare la serata è stato Vermiglio di Maura Delpero. Sette premi: miglior film, regia, sceneggiatura originale, produzione, fotografia, suono, casting. La Delpero, visibilmente emozionata, ha detto: “Scrivere da sola è bello ma anche tremendo”, apostrofando chi l’aveva scoraggiata nel parlare di guerra. Ma proprio lì sta il punto: Vermiglio racconta un’Italia smarrita, dove il conflitto non è più solo memoria ma eco che non smette di farsi sentire. Un film antimilitarista, crudo, diretto e senza vezzi.
Una nota di merito a Gloria! di Margherita Vicario, che con la sua opera prima si è portata a casa il David per il miglior esordio alla regia. Ed anche miglior colonna sonora e miglior canzone originale. La Vicario ha ringraziato la famiglia e la musica, con uno stile spontaneo e senza troppi giri di parole. Non capita spesso che un debutto lasci questo tipo di impronta.
Attori e premi tecnici
Sul fronte attori, Elio Germano ha conquistato la statuetta per Berlinguer – La grande ambizione. Non era un premio scontato: la sua interpretazione è stata davvero sentita, asciutta. Tecla Insolia, invece, ha spiccato come miglior attrice protagonista per L’arte della gioia, film che ha fruttato anche i premi a Valeria Bruni Tedeschi (non protagonista) e per la miglior sceneggiatura non originale. Insolia ha vinto anche il David Rivelazioni 2025: doppietta niente male.
Tra gli altri premi tecnici, è doveroso citare Le Deluge – Gli ultimi giorni di Maria Antonietta, che si è aggiudicato costumi, trucco, acconciature e scenografia. Gli effetti speciali sono andati a Napoli – New York di Salvatores, premiato anche dal pubblico col David Giovani e dal numero di presenze in sala: oltre due milioni. Menzione doverosa per i premi alla carriera e i David speciali. Tornatore, Chalamet, Ornella Muti, Pupi Avati. E poi i giovani: Federico Cesari, Celeste Della Porta, Matteo Oscar Giuggioli, e altri.
In conclusione, è scontato dire che Vermiglio ha segnato l’edizione. Ma forse, il segnale più interessante sta altrove. In un cinema italiano che si prende meno sul serio, ma che prova comunque a raccontare, senza patina, senza troppe sovrastrutture.
Mi chiamo Antonetta Del Prete, classe 1991 e sono laureanda in Lettere. Da sempre mi piace leggere libri, soprattutto i fantasy, e scrivere in particolare di cinema, gossip, spettacolo, serie TV e tanto altro.