Bonus Mamma 2025: quando arriva e chi ne ha diritto

Serena Comito

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Bonus Mamma 2025: ecco tutte le informazioni utili per prepararsi al meglio per questo bonus e gli aggiornamenti

Nel 2025, il Governo ha confermato il Bonus Mamma, un’agevolazione pensata per aiutare le lavoratrici madri e le famiglie con redditi medio-bassi. L’incentivo prevede sia uno sconto sui contributi previdenziali che un assegno di maternità per chi ha determinati requisiti economici. Vediamo nel dettaglio chi può beneficiarne e come fare domanda.

Chi può ricevere il Bonus Mamma 2025?

Il Bonus Mamma 2025 si divide in due principali misure di sostegno:

  • Esonero contributivo per le lavoratrici madri:
    • Destinato alle madri lavoratrici con almeno due figli.
    • Valido per chi ha un reddito annuo fino a 40.000 euro.
    • Copre i contributi previdenziali fino al decimo anno di età del figlio più piccolo.
    • Esteso anche alle lavoratrici autonome, prima escluse dal beneficio.
  • Assegno di maternità comunale:
    • Importo aumentato a 407,40 euro al mese per cinque mesi, per un totale di 2.037 euro.
    • Destinato alle famiglie con un ISEE fino a 20.382,90 euro.
    • Erogato dal Comune di residenza con modalità specifiche.

Quando sarà disponibile il Bonus?

Secondo le ultime informazioni, le domande per il Bonus Mamma 2025 potranno essere presentate già dai primi mesi dell’anno. Le tempistiche dipendono dalla misura richiesta:

  • Per l’esonero contributivo, l’agevolazione sarà applicata direttamente in busta paga per le lavoratrici dipendenti. Per le lavoratrici autonome, sarà necessario fare domanda tramite l’INPS.
  • Per l’assegno di maternità, le richieste devono essere inviate al Comune di residenza entro sei mesi dalla nascita o dall’adozione del bambino.

Come richiedere il Bonus Mamma 2025?

Le procedure per ottenere il bonus sono semplici, ma è importante rispettare le scadenze e presentare la documentazione corretta:

  1. Verifica dei requisiti
    • Controllare l’ISEE aggiornato.
    • Accertarsi di rientrare nelle categorie di lavoratrici previste dalla normativa.
  2. Presentazione della domanda
    • Per l’esonero contributivo: richiesta tramite INPS, patronati o datore di lavoro.
    • Per l’assegno di maternità: domanda presso il Comune di residenza.
  3. Attesa dell’esito
    • L’INPS e i Comuni elaborano le richieste in base alle risorse disponibili.
    • In caso di approvazione, il pagamento viene erogato direttamente sul conto corrente della beneficiaria.

Conviene prepararsi in anticipo?

Assolutamente sì. Anche se le domande sono aperte per tutto l’anno, presentare la richiesta in tempo aiuta a ricevere il beneficio senza ritardi. Verifica di avere l’ISEE aggiornato e raccogli tutti i documenti richiesti. Il Bonus Mamma 2025 rappresenta un aiuto concreto per le famiglie, permettendo alle mamme lavoratrici di ottenere un sostegno economico importante. Il consiglio? Tieni d’occhio le date, informati e fai domanda il prima possibile.

Il bonus mamme lavoratrici 2025 può essere un aiuto importante, soprattutto ora che l’Italia fa i conti con pochi figli e lavori sempre più incerti per le donne. Però, senza il decreto attuativo, tutto resta fermo. Oltre 360.000 madri aspettano ancora, ma dal Ministero arrivano segnali positivi: il provvedimento dovrebbe uscire a breve. Quando sarà operativo, potrà davvero dare una mano concreta a tante famiglie. Attenzione: per richiederlo potrebbe servire un ISEE aggiornato.

Aggiornamento

A oggi, l’attuazione del Bonus Mamma 2025 è ancora in sospeso. Il decreto attuativo, necessario per rendere operativa la misura, non è stato ancora pubblicato. Questo ritardo ha lasciato in attesa molte lavoratrici madri, in particolare quelle con due figli, che avrebbero diritto all’esonero contributivo parziale previsto dalla legge di bilancio 2025.

Le madri con tre o più figli continuano a beneficiare dell’esonero totale introdotto nel 2024, valido fino al 2026. L’INPS ha precisato che, per le nuove beneficiarie, l’esonero sarà applicabile solo dopo la pubblicazione del decreto attuativo, che definirà le modalità operative e i criteri di accesso. Nel frattempo, è consigliabile mantenere aggiornato l’ISEE e monitorare le comunicazioni ufficiali dell’INPS e del Ministero del Lavoro per eventuali novità.