Quando si parla del primo papa, la risposta sembra ovvia: San Pietro. Ma se ci fermiamo un attimo a riflettere, ci accorgiamo che dietro questa figura si nasconde una delle storie più affascinanti — e complesse — della tradizione cristiana.
Lo sapevi che il termine “papa” all’inizio non esisteva nemmeno? E che Pietro non si è mai definito tale?
L’uomo prima del papa: Simone, pescatore di Galilea
Prima di essere Pietro, era Simone, un pescatore di Betsaida, piccolo villaggio in Galilea. Non c’erano aureole, né troni pontifici. Solo reti, barche e un fratello, Andrea, che lo presentò a Gesù.
Fu proprio Gesù a cambiarne il nome: “Tu sei Pietro, e su questa pietra edificherò la mia Chiesa”. Una frase che ha plasmato millenni di teologia, ma che — letta oggi — sembra anche un’investitura politica. In quel gesto c’è tutta l’intuizione di un movimento che stava per nascere.
E se ti dicessimo che la figura di Pietro è il cuore di un’intera strategia spirituale e istituzionale?
Pietro a Roma: tra storia e leggenda
La tradizione lo vuole primo vescovo di Roma. Ma ci sono pochi documenti a confermarlo. Quello che sappiamo è che morì a Roma, probabilmente tra il 64 e il 67 d.C., durante la persecuzione di Nerone.
Secondo le fonti antiche, sarebbe stato crocefisso a testa in giù, per umiltà. E il suo corpo fu sepolto sul colle Vaticano, dove oggi sorge la Basilica che porta il suo nome.
Coincidenza o progetto? Sta di fatto che da lì è partita l’intera architettura papale della Chiesa romana.
Ma era davvero un “papa”?
Qui la questione si fa interessante. Il titolo di papa, così come lo intendiamo oggi — capo visibile della Chiesa cattolica universale — fu adottato solo secoli dopo.
Nel primo cristianesimo, il termine indicava genericamente un “padre spirituale”. Ci vollero secoli di teologia, concili, scismi e potere per trasformare quel ruolo in ciò che è diventato: il simbolo dell’autorità religiosa più influente del mondo occidentale.
Eppure, Pietro è il primo anello della catena. Anche se non aveva un palazzo, né una tiara, né un conclave ad eleggerlo.
Perché proprio lui?
Pietro non era il più colto (quello era Paolo), né il più mite. Anzi, era impetuoso, istintivo, a volte contraddittorio. Ma era umano, profondamente umano. E forse è proprio questo che lo ha reso il punto di partenza ideale: un uomo comune, con errori evidenti (rinnegò Gesù tre volte), eppure scelto per guidare.
Una figura imperfetta che inaugura una sequenza di papi spesso altrettanto complessi, divisi tra fede, politica e potere.
Il lascito di Pietro oggi
Che tu sia credente o no, Pietro resta un simbolo fortissimo. È il primo tassello di un’istituzione che ha resistito a imperi, guerre, rivoluzioni e internet.
Ogni volta che un papa si affaccia da Piazza San Pietro, lo fa da quella stessa pietra. E questo, nel bene o nel male, racconta quanto il passato sia ancora vivo.
“Head Staff”, giornalista pubblicista laureata in letteratura, amo scrivere e apprendere costantemente cose nuove. Trovo che il mestiere del giornalista sia uno dei più affascinanti che esistano. Ti consente di apprendere, di conoscere il mondo, farti conoscere e di entrare in simbiosi con il lettore