Antitrust, Enel Energia dovrà rimborsare 40 mila clienti per un totale di 5 milioni per una comunicazione errata nelle bollette

Antonetta Del Prete

rimborsi Enel Energia

Enel Energia dovrà rimborsare oltre 40 mila clienti con un totale di 5 milioni di euro. Comunicazioni poco chiare sui rincari in bolletta

C’è sempre un momento in cui la bolletta arriva e ci si chiede come mai sia così alta. A volte è solo un elettrodomestico lasciato acceso, altre invece c’è qualcosa che non quadra davvero. E per 40 mila clienti pare proprio che non fosse solo un’impressione: Enel Energia dovrà risarcirli per un errore – o meglio, una comunicazione ambigua – riguardo ai rincari applicati dal giugno 2023. Vediamo di capirci qualcosa.

Perché l’Enel deve rimborsare i clienti

L’Antitrust ha chiuso un’istruttoria aperta mesi fa sulla questione, accettando gli impegni proposti da Enel. In pratica, l’azienda non avrebbe informato in modo chiaro e tempestivo i propri clienti sui cambiamenti nelle condizioni economiche dei contratti di fornitura. E per chi riceve una comunicazione poco chiara, capire se ci sarà un aumento in bolletta può risultare più difficile di un manuale di fisica quantistica.

Secondo quanto emerso, le comunicazioni inviate via posta tradizionale non sono arrivate a destinazione in molti casi, e quelle online erano poco chiare. Risultato: molti clienti si sono ritrovati a pagare di più senza saperlo, o peggio, senza capire neanche il motivo. Da qui il risarcimento, che ammonterà in tutto a oltre 5 milioni di euro.

Chi riceverà il rimborso

Chi riceverà il rimborso? Automaticamente, verrà riconosciuto a chi avrebbe dovuto ricevere per posta le nuove condizioni e invece non ha ricevuto nulla. Ma anche a chi ha ricevuto la comunicazione via web e ha presentato reclamo per la scarsa chiarezza. Insomma, sia chi è rimasto con Enel, sia chi è scappato a gambe levate verso un altro operatore verrà incluso: i primi riceveranno un bonus in bolletta, gli altri una nota di credito.

Enel dal canto suo ha promesso maggiore trasparenza. Ci saranno notifiche future via SMS, email, app, piccioni viaggiatori (forse no, ma l’idea è quella) per evitare di incappare di nuovo in simili pasticci. Inoltre, la grafica delle lettere sarà resa più leggibile e i sistemi di assistenza potenziati. Il nuovo management, in carica da fine maggio 2023, sembra aver preso sul serio la questione. Il Codacons ha accolto con favore gli impegni, sottolineando però che la faccenda non finisce qui. Serve evitare che simili situazioni si ripetano, perché non è scontato che il cliente debba capire al volo un cambiamento del contratto.