Chi è il cardinale Gerhard Ludwig Müller? Ecco tutto quello che sappiamo sulla sua figura conservatrice e molto influente.
Quando si parla di equilibri interni alla Chiesa, non tutti stanno in silenzio. Alcuni parlano forte, anche controcorrente. Uno di questi è il cardinale Gerhard Ludwig Müller, teologo tedesco, ex Prefetto della Dottrina della Fede e oggi considerato tra le figure più influenti del fronte conservatore in vista del prossimo conclave. Il suo nome non è nuovo alle cronache vaticane. Anzi, da anni rappresenta una linea chiara, netta, che non ha mai avuto paura di confrontarsi – anche duramente – con le scelte del pontificato di Papa Francesco.
Una carriera teologica rigorosa
Nato nel 1947 a Finthen, vicino Magonza, Müller non è mai stato un diplomatico. Teologo puro, ha iniziato il suo cammino accademico con una tesi su Dietrich Bonhoeffer, e per anni ha insegnato dogmatica a Monaco. Il suo stile? Rigoroso, sistematico, profondamente legato alla tradizione della Chiesa cattolica.
Nel 2002 è diventato vescovo di Ratisbona. Ed è qui che inizia il suo legame con Joseph Ratzinger. Müller è stato uno dei fondatori dell’Istituto Papa Benedetto XVI, con il compito di pubblicare tutte le opere teologiche del papa emerito. Non è solo un dettaglio: questo legame con la teologia ratzingeriana ha segnato tutta la sua visione.
A capo della Dottrina della Fede, poi lo scontro con Francesco
Nel 2012, Papa Benedetto lo ha chiamato a Roma per guidare la Congregazione per la Dottrina della Fede, il “guardiano” della dottrina cattolica. Un ruolo delicatissimo, che Müller ha interpretato con fermezza. Nel 2017 però, con Papa Francesco al timone, il mandato non viene rinnovato. Un gesto forte, che segna un cambio netto e che Müller ha vissuto come una rottura. Da lì in avanti, la sua voce diventa sempre più critica. Contesta alcune aperture del pontificato, come le benedizioni per le coppie omosessuali o la comunione per i divorziati risposati, che secondo lui contraddicono la dottrina cattolica.
C’è chi lo considera un punto fermo, un difensore dell’ortodossia. E chi, invece, lo vede come un elemento divisivo. Müller non si è limitato alle critiche teologiche. Ha parlato anche dell’accordo tra Vaticano e Cina sui vescovi, paragonandolo a un pericoloso compromesso con i regimi autoritari. Ha messo in guardia dal rischio di una “Chiesa secolarizzata”, e ha lanciato un appello per un ritorno alla chiarezza dottrinale. Posizioni forti, che non sempre trovano spazio nel dibattito ecclesiale ufficiale, ma che raccolgono ascolto soprattutto tra chi teme un’eccessiva “liquidità” della fede cattolica contemporanea.
Uno dei protagonisti del conclave
Dopo la morte di Papa Francesco, Müller sarà uno dei cardinali elettori. Non è tra i favoriti a diventare Papa, ma è sicuramente tra quelli che possono influenzare – e molto – il voto. Rappresenta un’area ben definita, quella che chiede meno innovazioni e più radici. Ha anche detto chiaramente che un altro pontificato troppo “liberale” potrebbe portare a una spaccatura profonda all’interno della Chiesa. Parole dure, che raccontano bene la posta in gioco in questo momento. Il cardinale Müller non fa compromessi. Il suo stile è diretto, a tratti ruvido. Ma c’è coerenza. È rimasto fedele a una visione, anche quando questa lo ha portato fuori dal cerchio dei favoriti. Ora, con un conclave alle porte, torna protagonista. E nel dibattito sul futuro della Chiesa, la sua voce sarà impossibile da ignorare.
Resta da vedere cosa accadrà nel momento in cui, dal 7 maggio, tra soli due giorni, il conclave avrà inizio e si procederà all’elezione del nuovo Papa. Alcuni pensano addirittura a un futuro scisma a causa della presenza di modi di pensare diversi, o forse sarà il momento in cui la Chiesa si mostrerà equilibrata tra coloro che sono conservatori e coloro che sono progressisti? Non resta che scoprirlo, intanto il mondo resta con il fiato sospeso.
“Head Staff”, giornalista pubblicista laureata in letteratura, amo scrivere e apprendere costantemente cose nuove. Trovo che il mestiere del giornalista sia uno dei più affascinanti che esistano. Ti consente di apprendere, di conoscere il mondo, farti conoscere e di entrare in simbiosi con il lettore