Chi è il Cardinale Fridolin Ambongo Besungu? Un papabile discusso tra fede, potere e polemiche

Antonetta Del Prete

Chi è il Cardinale Fridolin Ambongo Besungu

Il cardinale congolese Fridolin Ambongo è tra i papabili alla successione di Francesco, tra aperture mancate e prese di posizione taglienti.

Fridolin Ambongo Besungu, 65 anni, è un nome che gira da tempo nei corridoi vaticani. Frate cappuccino, congolese, attuale arcivescovo di Kinshasa, è stato nominato cardinale nel 2019 da Papa Francesco. Da allora ha mantenuto un ruolo centrale nella Chiesa africana e, in parte, anche nel panorama cattolico internazionale. La sua figura divide, e non poco. Di primo acchito si direbbe vicino al Papa defunto: entrambi critici verso un Occidente rapace, entrambi attenti alla sinodalità, ossia a una Chiesa meno verticistica. Ambongo ha spesso denunciato lo sfruttamento delle risorse africane da parte dei Paesi ricchi, apostrofando certe politiche ambientali come ipocrite, finte.

Le sue prese di posizione

Nel 2023 ha messo in subbuglio il Vaticano opponendosi apertamente alla dichiarazione Fiducia supplicans, con cui Francesco apriva alla benedizione delle coppie omosessuali. Ambongo, insieme ad altri vescovi africani, firmò un testo molto rigido: in Africa, disse, l’omosessualità “non esiste”, e chi la pratica può essere benedetto solo come lo si fa con i delinquenti, cioè per pentimento, non per approvazione. Una posizione che, al netto del tono sferzante, mostra quanto il suo sguardo sia lontano da certe aperture vaticane.

Nel suo Paese non si è mai tirato indietro quando c’era da prendere posizione. Tra il 2016 e il 2018, fu tra i più duri oppositori dell’allora presidente Joseph Kabila, accusato di voler restare al potere oltre il limite. Ambongo non fece solo discorsi: scese in piazza, sostenne la protesta e si beccò pure qualche minaccia. Da vice della Conferenza episcopale congolese cercò anche di mediare, evitando che la situazione sfociasse in un bagno di sangue.

Di recente è finito sotto inchiesta per aver detto cose considerate “sediziose”. Nulla di nuovo per chi ha sempre parlato chiaro, anche quando sarebbe stato più comodo starsene zitto. È un personaggio spigoloso, non facile da incasellare. Conservatore sui temi morali, radicale su quelli sociali. Alcuni lo vedono come il volto dell’Africa che avanza nella Chiesa. Altri lo trovano troppo divisivo, troppo duro, forse anche un po’ troppo propenso allo sproloquio. Il Conclave si avvicina, mancano solo due giorni al suo inizio fissato per il 7 maggio. Che il prossimo Papa possa venire dal Congo? Chissà. Di certo, Ambongo non passerà inosservato.