Negli ultimi giorni è tornato al centro del dibattito pubblico il tema della retribuzione di Maurizio Landini, segretario generale della CGIL. Il motivo? Alcune dichiarazioni di esponenti politici che, di fronte alle proteste guidate dal sindacato sui salari e sulle disuguaglianze, hanno puntato il dito proprio sul suo stipendio. Un attacco frontale, che ha acceso la discussione su coerenza, rappresentanza e trasparenza.
Quanto guadagna Maurizio Landini
I dati sono pubblici, consultabili direttamente sul sito ufficiale della CGIL.
Maurizio Landini percepisce:
- uno stipendio lordo mensile di 7.616 euro
- circa 4.021 euro netti al mese
Nel mese di giugno 2024, grazie alla quattordicesima mensilità, il lordo è salito a 14.915 euro, mentre il netto è stato pari a 8.394 euro.
Un aumento di 257 euro rispetto all’anno precedente, dovuto a uno scatto di anzianità maturato dopo oltre trent’anni di carriera sindacale e all’aggiornamento del regolamento interno della confederazione.
La polemica politica
A sollevare il caso è stato Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, che ha criticato duramente Landini: “Fa cortei e scioperi, ma guadagna quanto quattro operai messi insieme”.
Parole che hanno generato reazioni immediate, tra chi ha difeso il ruolo e l’esperienza del segretario della CGIL e chi ha rilanciato l’accusa di incoerenza.
Landini non ha risposto direttamente, ma il sindacato ha ribadito che tutti i compensi dei dirigenti sono trasparenti e accessibili.
Quanto è “giusto” per chi rappresenta i lavoratori?
La questione è delicata. Non riguarda solo la cifra in sé – che non è paragonabile a quella dei manager pubblici o dei dirigenti d’azienda – ma il simbolo.
Chi guida un sindacato, che ruolo ha? È un tecnico, un portavoce, un leader politico? E quanto deve guadagnare per essere ancora credibile davanti ai lavoratori con buste paga ben più leggere?
Non è una domanda nuova, ma resta attuale. Landini rappresenta milioni di iscritti. Il suo compenso – trasparente, pubblico, regolato – è lo specchio di un’istituzione che cerca di mantenere equilibrio tra rappresentanza e realtà.
“Head Staff”, giornalista pubblicista laureata in letteratura, amo scrivere e apprendere costantemente cose nuove. Trovo che il mestiere del giornalista sia uno dei più affascinanti che esistano. Ti consente di apprendere, di conoscere il mondo, farti conoscere e di entrare in simbiosi con il lettore