Ugola infiammata è un disturbo noto anche come uvulite, che si manifesta nell’area della gola, vediamo di capirci di più
L’ ugola infiammata è un disturbo noto anche come uvulite, che si manifesta nell’area della gola, nella parte più interna del palato molle, proprio a toccare con la faringe. L’infiammazione ugola si presenta con eventi più o meno intensi, da curare in modo opportuno in base alla gravità. Scopriamo come intervenire per curare l’ugola arrossata.
Ugola infiammata sintomi
I sintomi infiammazione ugola sono nella maggior parte rossore, calore, gonfiore e si può avvertire anche dolore. In alcuni casi può anche espandersi di volume, facendo diventare l’ugola infiammata e allungata. Se arriva a toccare la lingua si avverte anche la sensazione di soffocamento o di un corpo estraneo. Tuttavia, in rari casi può costituire un ostacolo per la respirazione. Invece, non è raro che possa essere fra i sintomi del covid. Altri sintomi dell’ugola infiammata sono:
- Mal di gola
- Problemi nell’emissione della voce
- Difficoltà e dolore nel deglutire
- Passaggio di cibo nel rinofaringe
- Naso che cola
Ugola infiammata cause
Fra le cause dell’ugola infiammata infezioni batteriche, fungine, virali, traumi, disidratazione, fumo di sigaretta, ingestione o inalazione di sostanze tossici sono senza dubbio le più comuni. Altre cause possono essere anche allergie, smog, cibi e liquidi troppo caldi, ulcera aftosa, tumori. Il tumore ugola si manifesta con uno o più sintomi, come rigonfiamento delle ghiandole del collo, difficoltà e dolore nella deglutizione, dolore intenso e acuto all’orecchio. Se persistono per oltre tre settimane bisogna consultare il medico.
A cosa serve l’ugola
Spesso la domanda che ci si pone è la seguente: l’ugola a cosa serve? Anche se la funzione effettiva di questo organo è ancora sconosciuta, gli scienziati sono concordi nel dire che l’ugola serve a:
- Lubrificare la gola visto che produce molta saliva
- A migliorare il linguaggio, e può anche prevenire la voce nasale
- Ad evitare che il muco vada nel naso
- A prevenire il soffocamento
- A favorire l’immunità dell’organismo
Non sempre quando c’è tosse e raffreddore si manifesta l’uvulite, anche perché l’ugola apporta anche molti benefici all’organismo.
Ugola infiammata rimedi
La diagnosi da ugola infiammata viene fatta su una buona anamnesi eseguita dal medico curante o da uno specialista. Per individuare il batterio responsabile dell’infezione potrebbe essere utile il tampone oro-faringeo, ma in caso di dubbi bisogna eseguire esami del sangue, analisi dell’espettorato, rx toracico, tc, test allergologici e altro. I rimedi per curare casi leggeri di ugola infiammata sono gargarismi con sale e acqua tiepida, consumare caramelle balsamiche per alleviare dolore, bere molto e stare a riposo. In pochi giorni si avrà un’ugola normale.
Per trattare in modo adeguato l’ugola infiammata bisogna individuare la causa. Se si tratta di infezione virale l’infiammazione può essere fermata con fans o cortisonici. Invece, per eliminare le infezioni batteriche bisogna anche tenere in considerazione l’assunzione di antibiotici. In ogni caso, si consiglia di evitare cibi e liquidi troppo caldi, di smettere di fumare, di respirare col naso, usare il profilattico, evitare luoghi inquinati, idratarsi in modo corretto e parlare poco. L’utilizzo di collutori può rivelarsi molto utile nel placare l’infiammazione.
Ultimi aggiornamenti
Secondo aggiornamenti recenti in ambito medico, l’uvulite può manifestarsi anche in seguito a infezioni da nuovi ceppi virali, tra cui sottovarianti del virus SARS-CoV-2. Diversi otorinolaringoiatri segnalano un aumento dei casi di uvulite come sintomo isolato o precoce in alcune infezioni respiratorie, in particolare nei pazienti giovani. Inoltre, negli ultimi mesi è stato osservato un aumento di uvuliti legate a reflusso gastroesofageo non diagnosticato, che irrita l’ugola durante la notte. Anche l’uso prolungato di sigarette elettroniche (svapo) è stato associato a infiammazione della mucosa orale e faringea, inclusa l’ugola, soprattutto nei soggetti allergici o con predisposizione.
Le linee guida cliniche aggiornate raccomandano di trattare i casi lievi con terapia sintomatica, mentre nei casi più gravi è indicato un controllo specialistico, soprattutto se l’infiammazione non regredisce in pochi giorni. Nei pronto soccorso, vengono segnalati anche casi di uvulite acuta associata ad angioedema, spesso di origine allergica, che richiede intervento urgente. Per prevenire il disturbo, gli esperti consigliano attenzione all’idratazione, all’igiene orale e alla qualità dell’aria respirata. Infine, l’autodiagnosi resta sconsigliata: se l’ugola resta gonfia o dolorante per più di 72 ore, è opportuno rivolgersi al medico.
Classe 1994, giornalista pubblicista iscritto all’ordine del Lazio e fotogiornalista freelance. Mi occupo principalmente di attualità, gossip e televisione. Per anni ho lavorato all’estero lavorando su conflitti civili come la guerriglia del popolo cileno contro il Governo, o la lotta per la terra Mapuche. Attualmente sono rientrato in Italia e scrivo libri per passione