E’ stata ospite di Roberto Bolle in “Viva la danza“, straordinario show in onda il 29 aprile su Rai 1, mettendosi in gioco in una veste completamente inedita. La rocker Gianna Nannini, del resto, è abituata ad uscire dalla propria “comfort zone”, accettando apertamente anche sfide solo in apparenza impossibili, come quella di una maternità in età matura: la sua impresa più bella ed importante, che ha donato alla cantante di “Meravigliosa creatura” la gioia di diventare madre di Penelope, nata 15 anni fa.
Chi è Penelope, figlia di Gianna Nannini
La notizia della gravidanza di Gianna Nannini nel 2010 destò non poco scalpore nel mondo dello spettacolo. La cantante, legata sentimentalmente a Carla Accardi da oltre 40 anni, aveva dovuto sopportare il dolore di ben tre aborti prima di condurre a termine una gravidanza ottenuta tramite inseminazione artificiale.
La Nannini commentò tempo dopo la venuta al mondo di Penelope tutte le critiche, le battute e le filippiche seguite alla sua scelta di diventare una genitrice “over”.
La Bibbia parla di madri a 70 anni. Se Rod Stewart fa un figlio a 65 nessuno dice nulla. Invece con me si parla di questo e non della mia musica.
Penelope Jane, oggi 15enne, vive con le sue due madri a Londra. Carla, infatti, ha potuto adottare l’adolescente grazie alla pratica della stepchild adoption, fattibile nel Regno Unito, mentre in Italia l’adozione per i coniugi gay sembra non essere ancora regolamentata.
Ho scelto di vivere a Londra perché così mia figlia Penelope può crescere senza preconcetti. Non ci sono leggi, in Italia, che mi garantiscano cosa succederebbe a Penelope se me ne andassi in cielo. In Inghilterra sono rispettata nei miei diritti umani di mamma.
Penelope è per mamma Gianna Nannini una vera e propria fonte di ispirazione. Musa di alcune delle canzoni più intense della toscana, il suo nome ha per la Nannini e per la sua consorte Carla un significato ben preciso.
Ti chiamerò Penelope perché mi hai aspettato tanto prima di nascere. Hai aspettato che fossi pronta. Per tre volte non lo sono stata, ma oggi lo sono. Tu, il più grande amore della mia vita, arrivi dopo il dolore profondo e lo shock. Ma ci ho creduto pienamente, e ho sentito la forza per riuscirci, e ti ho desiderata così tanto che oggi, mentre ti scrivo, ti ho dentro di me. Dio è donna. Lo capirai presto e lo capiremo insieme.
Pubblicista e appassionata di Spettacolo a 360 gradi.
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