Chi è Chiara Balistreri? La sua storia e il suo coraggio

Antonetta Del Prete

Chi è Chiara Balistreri

Chi è Chiara Balistreri, la giovane donna che ha affrontato anni di violenza e manipolazione. Ecco la sua coraggiosa storia

Chiara Balistreri ha ventidue anni, ma sulle spalle porta esperienze che ne dimostrano almeno il doppio. Vive a Bologna, ma per molto tempo non ha vissuto davvero. È sopravvissuta. La sua storia comincia da adolescente, a 14 anni, quando conosce Gabriel. All’inizio sembrava uno di quei ragazzi attenti, quasi impalpabilmente gentili. Diceva cose tipo “ti tratterò come una regina”, e a quell’età certe frasi si scolpiscono in testa. Poi però l’incubo.

La violenza

Arriva il primo schiaffo. E dopo quello, una marea montante di violenze: spinte, pugni, umiliazioni. Lei racconta che le sbatteva la testa contro un muro, la colpiva con il guinzaglio del cane, la prendeva a calci mentre era a terra. Una spirale grottesca e, al tempo stesso, silenziosa. Perché quando ti manipolano così a fondo, arrivi a pensare che sia colpa tua. Anche se razionalmente lo sai che non è vero, dentro ti senti come se lo meritassi. Come se quel dolore fosse l’unica forma di attenzione possibile.

Sua madre si accorge che qualcosa non quadra. Prova a scuoterla, tenta con la dolcezza, poi con la fermezza. A un certo punto interviene anche il tribunale dei minori e Chiara viene messa davanti a un bivio assurdo: tornare a casa o finire in comunità. Lei scappa e torna da lui. La dipendenza affettiva è una prigione senza sbarre ma con pareti spesse come cemento armato. Il punto di non ritorno arriva con una lite feroce. Gabriel le spacca il naso. Non voleva nemmeno portarla in ospedale, ma lei insiste. È lì, al pronto soccorso, che trova un briciolo di forza e dice ai medici: “Sì, è stato lui”.

Il coraggio di denunciare

Parte una denuncia. Il tribunale applica misure cautelari, ma lui scappa. Per due anni e mezzo è latitante. Poi viene arrestato, gli danno i domiciliari e, com’era prevedibile, fugge di nuovo. Chiara, distrutta ma lucida, pubblica un video in cui chiede conto alla giustizia. Non usa giri di parole: “Se fossi stata figlia del giudice, avrebbe fatto lo stesso?

Il clamore mediatico, per una volta, serve a qualcosa. Gabriel viene arrestato di nuovo, stavolta in Romania. Chiara lo annuncia su TikTok: “Abbiamo vinto. Non solo io, ma tutte noi“. Una vittoria amara, perché il prezzo pagato è stato altissimo. Ma resta il fatto: ha avuto il coraggio di parlare prima di diventare l’ennesimo caso di femminicidio. E questo, nel mondo che conosciamo, è già rivoluzionario.