Una nomina significativa
L’arcivescovo argentino Victor Manuel Fernandez è stato scelto da Papa Francesco come nuovo prefetto del Dicastero per la Dottrina della Fede. Il suo compito è di grande valore simbolico e strategico. Una nomina significativa dentro la Curia romana, tale scelta conferma la volontà del Papa di voler elargire continuità al rinnovamento a livello teologico della Chiesa.
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Età e percorso ecclesiastico
Victor Manuel Fernandez ha l’età di 60 anni, fino a oggi è stato arcivescovo di La Plata. Successore del cardinale gesuita Luis Ladaria Ferrer, il quale ha lasciato l’incarico, dopo aver compiuto l’età pensionabile di 75 anni. Questo ruolo nel suo percorso ecclesiastico è stato affidato a Fernandez da Papa Francesco. Per la prima volta l’incarico viene dato a un connazionale, un compito di primo piano nella Curia nel corso del suo pontificato.
Biografia tra formazione e attività accademica
Victor Manuel Fernandez nasce nel 1962 nella provincia di Cordoba. Nella sua biografia tra formazione e attività accademica, viene ordinato sacerdote nel 1986. Studia teologia a Roma alla Pontificia Università Gregoriana, conseguendo un dottorato presso l’Università Cattolica Argentina. Fernandez ha formato seminaristi e laici, scrivendo molte opere teologiche.
La missione e la possibile successione di Papa Francesco
Papa Francesco in una sua lettera affida a Victor Manuel Fernandez la missione alla guida del dicastero con un innovativo approccio. Un approccio meno basato sul controllo della dottrina e maggiormente rivolto al dialogo e al passaparola del pensiero teologico. Francesco ha condannato gli errori passati chiedendo un lavoro fondato sull’ascolto e sulla speranza, di pari passo con il messaggio del Concilio Vaticano II.
Proprio per la lunga storia di collaborazione con Papa Francesco, fin dai tempi della Conferenza episcopale argentina, Victor Manuel Fernandez è conosciuto come il teologo di fiducia di Bergoglio. Questo conduce alla convinzione che Fernandez possa essere la figura più adatta a ricoprire la possibile successione di Papa Francesco. Infine, ha avuto un ruolo centrale nella redazione del documento di Aparecida nel 2007, contribuendo a testi chiave del pontificato come Evangelii gaudium e Laudato si’.
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