Papa Francesco non ha mai fatto mistero delle sue origini italiane, esposte con orgoglio e con un italiano pressocché impeccabile. I genitori del Pontefice, deceduto nella mattinata di Pasquetta, sono Mario Bergoglio e Regina Maria Sivori. Una coppia appartenente alla piccola borghesia piemontese, a loro volta figli di uomini e donne provenienti non solo dal Piemonte, ma anche dalla provincia di Genova, da parte materna. I coniugi Bergoglio avevano cinque figli: oltre a Jorge Mario, futuro Pontefice e primogenito della famiglia, nacquero Oscar, Marta, Alberto e Maria Elena, attualmente l’unica sorella in vita del compianto Pontefice.
Dove vivevano e cosa facevano i genitori di Papa Bergoglio
La famiglia del Papa visse a Buenos Aires, precisamente nel quartiere Flores, sito al centro della capitale argentina. L’infanzia di Jorge Mario e dei suoi genitori e fratelli trascorreva abbastanza tranquillamente, con ritmi scanditi talvolta proprio dalle origini italiane di Regina Maria e Mario. Messa ogni domenica, grandi pranzi in famiglia preparati dalla mamma del Pontefice, con tantissime portate della tradizione tricolore, che la donna aveva imparato a preparare dalla straordinaria nonna Rosa, sua suocera.
Mentre la madre di Papa Francesco si dedicava alla cura della casa e dei figli, il padre era l’unico a lavorare in famiglia: era un contabile, ma lavorò in una fabbrica sottopagato, giacché il suo titolo di studio non venne riconosciuto in Argentina. Bergoglio e i suoi fratelli lo persero presto: fu stroncato da un infarto quando Maria Elena, la figlia più piccola, aveva appena 11 anni.
Un amore al ritmo di musica italiana
Le cronache e le testimonianze proprio dell’ultimogenita raccontano di due genitori innamoratissimi l’uno dell’altra e devoti alla famiglia. Mai una mano alzata, mai uno spreco: i Bergoglio vivevano in condizioni di ristrettezza economica, ma sempre con grande dignità, scandendo la propria vita familiare al ritmo della musica tanto amata al padre del Papa gesuita: l’opera e i grandi brani della tradizione tricolore, ovviamente.
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