Morte Papa Francesco, Pietro Orlandi: “La verità su mia sorella nella tomba”

Raffaella De Grazia

Morire e portare con sé una scomoda verità: è questa la pesante sensazione che prova, ancora una volta, Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, scomparsa a Roma il 22 giugno 1983. La ragazza, allora 15enne, era una cittadina vaticana; la sua sparizione chiamò in causa numerosi “poteri forti” della nostra Nazione tra i quali, appunto, i più alti vertici dello Stato Vaticano. Papa Francesco poteva conoscere la verità sulla sorte della ragazza e su quella di Mirella Gregori, scomparsa dalla Capitale nello stesso periodo della Orlandi?

Pietro Orlandi, il silenzio contro l’ipocrisia

Pietro Orlandi ne è sempre stato sicuro: Papa Francesco è il terzo Pontefice che conosceva la sorte della povera Emanuela Orlandi, ma che non ha voluto condividere tale segreto con la famiglia della ragazza. “Emanuela sta in cielo“, aveva detto Bergoglio in confidenza al fratello di Emanuela, aggiungendo che non poteva riceverlo subito, giacché sentiva su di lui troppi occhi addosso. Dopo quella sconvolgente dichiarazione, nessun incontro, né comunicazione aggiuntiva, nonostante i ripetuti appelli dell’uomo.

Oggi, in una giornata così delicata, Pietro Orlandi preferisce non esporsi troppo. “Il mio pensiero è lo stesso di ieri, di oggi e lo stesso di domani“: queste le sue parole sibilline affidate ai social network. Orlandi, però, si scaglia contro l’ipocrisia di alcuni personaggi pubblici.

Tanti personaggi illustri del giornalismo, della politica, dello spettacolo, della cultura avrebbero potuto evitare di commentare ,visto che nei loro post e dichiarazioni leggo solo tanta ipocrisia, ruffianeria e falsità.

Il caso Emanuela Orlandi e quella verità negata

Emanuela Orlandi risulta ufficialmente scomparsa dal 1983 e la sua sparizione – o presunto rapimento – è stata a lungo tempo connessa a quella della coetanea Mirella Gregori, anch’ella sparita da Roma a maggio del 1983. Nonostante i due casi non siano legati tra loro, nell’immaginario collettivo continuano ad essere associati, perché oltre ad essere tutt’ora insoluti, vedono protagoniste due giovanissime donne i cui familiari combattono da oltre 40 anni per ottenere giustizia e verità.

Pietro Orlandi aveva confidato nel Papa più “progressista”, senza purtroppo ottenere uno stralcio di risposta; di fronte a questa terribile delusione, però, l’uomo sceglie la strada del silenzio, contrariamente a Carlo Maria Viganò, che continua ad oggi a puntare il dito contro – a detta dell’ex religioso – un rappresentante dell’anti-chiesa.