Chi è Laura Colnaghi Calissoni, l’imprenditrice che guida Carvico e ama lo sport come l’arte

Serena Comito

Laura Colnaghi Calissoni non cerca i riflettori. Eppure, da anni è alla guida di una delle realtà industriali più forti e internazionali del tessuto produttivo italiano: Carvico, leader mondiale nei tessuti tecnici elasticizzati. Ma il suo profilo va oltre il ruolo imprenditoriale. Dentro c’è anche lo sport, l’agricoltura, l’arte. Tutto vissuto con metodo e discrezione.

Una vita iniziata tra diritto e design

Laureata in Giurisprudenza alla Sapienza di Roma, Laura inizia la sua carriera lontana dai capannoni industriali. Prima negli studi legali – anche negli Stati Uniti – poi nel mondo del gioiello contemporaneo, accanto a Marina Bulgari, zia materna. Sembrava quella la sua strada.

Poi arriva l’incontro con Giuseppe Colnaghi, imprenditore e fondatore della Carvico S.p.A. Lo sposa nel 1987. Due anni dopo entra nel consiglio dell’azienda. Da lì comincia un percorso che la porterà, nel tempo, a prenderne in mano il timone.

Un’eredità raccolta senza clamore

Quando suo marito muore prematuramente nel 2005, è lei a subentrare. Nessuna dichiarazione pubblica, nessun colpo di scena. Entra in carica e porta avanti il lavoro. Il gruppo cresce, apre stabilimenti in Etiopia e Vietnam, e si consolida in tutto il mondo: dagli Stati Uniti alla Cina, passando per Hong Kong.

Non fa interviste spesso, ma chi lavora con lei la descrive come una donna pratica, esigente, silenziosa. Con una visione molto precisa su sostenibilità, qualità e innovazione.

Riconoscimenti (che lei non sbandiera)

Nel 2017 è stata nominata Cavaliere del Lavoro. Un titolo che premia la capacità di far impresa, creare occupazione, innovare. Lei, come sempre, ha ricevuto il riconoscimento senza troppe parole. Non ama parlare di sé.

Fa parte di Confindustria Bergamo, è attiva nel mondo della cultura e sostiene i musei civici di Milano con l’associazione Amichae. Ma anche in questo caso, lo fa più con i fatti che con le parole.

Lo sci di fondo, l’olio, la tenuta di famiglia

C’è un’altra Laura, fuori dalle riunioni. È quella che si allena per gare di sci di fondo e che, ogni tanto, torna con una medaglia d’oro dai Mondiali Master. Non lo racconta quasi a nessuno. Ma è successo: ha vinto, e più di una volta.

E poi c’è la Tenuta Calissoni Bulgari, azienda agricola nel Lazio che cura insieme alla sorella Francesca. Producono olio extravergine d’oliva di altissima qualità, esportano, tengono viva la tradizione di famiglia.

Mai protagonista, ma sempre presente

In un’epoca in cui tutto passa dai social e dai comunicati stampa, Laura Colnaghi Calissoni resta un esempio raro. Fa impresa, sostiene la cultura, gareggia nello sport, ma non cerca visibilità.

E forse è proprio questa la sua forza: la capacità di costruire (e guidare) qualcosa di grande, senza mai urlarlo.

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