Se hai aderito alla rottamazione quater, probabilmente sei tra coloro che si stanno chiedendo: “Cosa succede se salto una rata o se pago in ritardo?” La buona notizia è che ci sono margini di tolleranza, ma servono attenzione e puntualità.
Pagamenti scaglionati: cosa prevede il piano
Con la rottamazione quater, l’Agenzia delle Entrate-Riscossione ha concesso ai contribuenti la possibilità di saldare i debiti con lo Stato in forma agevolata, ovvero senza sanzioni né interessi di mora, ma solo con le somme principali e gli interessi legali.
Il piano prevede fino a 18 rate, con scadenze fissate nel tempo. Le prime due rate, le più consistenti, sono già state versate nel 2023. Ma ora entrano in gioco le rate ordinarie (da marzo 2024 in avanti), e qui iniziano i problemi per chi è in ritardo.
Ritardo nei pagamenti: che margine c’è?
Per legge, il contribuente ha diritto a 5 giorni di tolleranza dalla scadenza. Quindi, se una rata scade il 28 marzo, si può pagare fino al 2 aprile senza perdere i benefici della rottamazione.
Ma attenzione: oltre il quinto giorno, la decadenza è automatica. E a quel punto il debito torna “pieno”, cioè con sanzioni e interessi come se non ci fosse mai stata alcuna agevolazione.
Cosa succede se si salta una rata?
Se una rata non viene pagata, e si superano i 5 giorni di margine, si perde tutto il beneficio. Il debito viene iscritto a ruolo per intero, e l’Agenzia può riattivare le azioni di riscossione: fermi amministrativi, pignoramenti, notifiche.
Non è prevista una “rottamazione della rottamazione”. Una volta decaduti, non si può rientrare. Non esistono piani alternativi o rateazioni ulteriori, se non quelle ordinarie con nuove condizioni (ma molto meno vantaggiose).
E la rottamazione quinquies?
Al momento non esiste una “rottamazione quinquies” ufficiale, ma si parla di un’eventuale nuova misura in arrivo. Tuttavia, non c’è nulla di concreto: nessun decreto, nessuna legge in vigore. È solo una possibilità ventilata, ma da prendere con cautela.
Chi spera in un’altra chance, per ora, deve tenere duro e rispettare le scadenze attuali. Ogni rata saltata oggi potrebbe essere un problema serio domani.
In sintesi:
- Puoi pagare entro 5 giorni dopo la scadenza senza perdere i benefici.
- Se salti o paghi in ritardo oltre i 5 giorni, perdi la rottamazione.
- Non esistono proroghe automatiche né nuove rottamazioni al momento.