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Puntidivista: la casa editrice che cuce le storie addosso a ogni bambino, senza lasciare indietro nessuno

Ci sono libri che fanno compagnia. E poi ci sono libri che cambiano il modo di vedere il mondo. Puntidivista è una casa editrice che ha scelto proprio questo: guardare la realtà con occhi nuovi, da più prospettive, e costruire storie che parlino a tutti i bambini, anche e soprattutto a quelli con bisogni speciali.

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Nata nel 2013 da un’assenza avvertita con forza – l’assenza di libri “ludici”, belli, accessibili, pensati per l’inclusione – oggi Puntidivista è una realtà che lavora ogni giorno per rendere la lettura un diritto davvero universale. Non solo con parole, ma con strumenti, materiali, tattilità, colori, simboli. Con punti di vista, appunto.

Libri che si leggono insieme

Per molti bambini leggere è un gesto solitario. Ma per tanti altri non lo è affatto. Per un bambino cieco, con disturbi del linguaggio, disabilità cognitive o autismo, avere un libro “su misura” è una conquista. Averlo in braille e in nero, con font ad alta leggibilità, magari anche con inserti tattili, può trasformare una storia in un ponte verso il mondo.

Ed è proprio qui che Puntidivista fa la differenza: creando libri che si possono leggere insieme. Un fratello con una sorella, un nonno con un nipote, un educatore con un alunno. Perché leggere è bello, ma leggere insieme è straordinario.

Dalla stoffa alle fiabe: le collane che raccontano (e toccano)

Il catalogo editoriale è ricco, creativo e meravigliosamente vario. Le collane sono pensate in base alle diverse esigenze dei piccoli lettori, senza mai dimenticare il piacere della scoperta.

  • “Lampadino e Caramella nel Magiregno degli Zampa”: libri in nero, braille, CAA, con immagini, simboli e linguaggi accessibili a tutti. Ha ispirato anche il primo cartone animato italiano completamente accessibile.

  • “Libri in stoffa, senza parole”: forse la collana più poetica. Ogni pagina è fatta a mano, in tessuto, con elementi sensoriali e attività ludiche. Un invito al gioco simbolico, alla narrazione spontanea, alla relazione tra gesto e parola.

  • “Collana ludico-didattica”: libri in parte cartacei, in parte in stoffa, pensati per stimolare creatività, logica e interazione.

  • “A CIAAscuno il suo”: testi in Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA), con simboli sviluppati da Puntidivista (mysymbol.pdv), frasi semplici e inserti tattili.

  • “Libreria MagiCAA”: una selezione di fiabe della tradizione e testi inediti, scritti e illustrati con amore, resi accessibili grazie ai simboli e accompagnati da materiali da colorare e riordinare.

  • “Libri in braille con inserti tattili”: perché leggere deve essere un diritto per tutti. Ogni libro è stampato in braille e nero, con personaggi a rilievo e dettagli da esplorare con le mani.

  • “Albi illustrati con inserti tattili”: immagini bellissime, contenuti ricchi e protagonisti in feltro o stoffa che si staccano per accompagnare i bambini dentro la storia. Ogni libro è un’esperienza narrativa, emotiva, creativa.

  • “Diritti e Attenti”: sei storie dedicate alla Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia. Per insegnare, già da piccoli, cosa significa avere un nome, una famiglia, un diritto alla cura, ma anche la forza di raccontarsi e comunicare.

Una sartoria delle parole

Puntidivista si definisce una “sarta della conoscenza”. E il paragone è perfetto. Ogni libro è pensato come un abito su misura: tagliato, cucito e colorato per essere indossato con gioia da ogni bambino. Non importa l’età, la disabilità o la capacità di lettura. Conta il desiderio di entrare in una storia e sentirsi accolti.

Ogni pubblicazione è un lavoro d’artigianato e insieme un progetto culturale. I libri non si vendono solo: si spiegano, si regalano, si presentano nelle scuole, nei laboratori, nelle fiere. Si portano in giro come un dono che apre mondi.

Una storia fatta di punti

Il nome della casa editrice è un manifesto. Puntidivista è davvero fatta di punti: braille, tratti di matita, simboli colorati, dettagli da toccare. Ma anche punti di partenza, punti di arrivo, punti di domanda. Punti che diventano parole, immagini, storie.

È una favola vera, nata da un’intuizione, cresciuta con fatica e passione. Una favola che non vuole essere eccezionale, ma normale, quotidiana, inclusiva. E che ogni giorno si arricchisce di nuovi racconti, illustratori, educatori, bambini, famiglie.

Puntidivista è molto più di una casa editrice: è una voce che si fa ascoltare da chi non sempre può parlare, è una storia che si costruisce un tassello alla volta, come un libro fatto di stoffa e idee. È un modo diverso di pensare l’editoria. Uno che guarda dritto negli occhi i suoi lettori. Anche se leggono in modo diverso.

Perché, come dicono loro: raccontare è un dono. E chi lo ha, non conosce limiti pur di arrivare a tutti.

 

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