Cosa cambia tra rottamazione quater e quinquies? Ecco chi può aderire, e cosa cambia per chi è in ritardo con il Fisco
Da mesi si parla della nuova proposta lanciata dal governo, ancora in discussione, per permettere a chi è rimasto indietro coi pagamenti di rimettersi in carreggiata alleggerendo quelli che sono gli interessi e le sanzioni. Stiamo parlando della famosa rottamazione quinquies, la nuova sanatoria che presto sarà attiva. Ma cosa prevede? E quali sono le differenze con la rottamazione quarter, attiva già da tempo?
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Differenze con la rottamazione quarter
La rottamazione quater, già attiva da tempo, riguarda i debiti affidati all’Agenzia della Riscossione fino al 30 giugno 2022. Si poteva pagare tutto in una sola soluzione oppure spalmare il debito in 18 rate. Le prime due rate dovevano coprire il 20% del totale e poi si passava a 4 rate l’anno fino ad estinguere il debito. Saltare anche una sola rata, però, significava decadere dal beneficio, e il Fisco avrebbe applicato di nuovo interessi e more.
Ora, la proposta di rottamazione quinquies allarga il campo: si includono, infatti, anche i debiti del 2023. E non solo: le rate passano da 18 a 120 da pagare nell’arco di dieci anni. E soprattutto si sta molto più tranquilli se si salta una scadenza. Se si saltano fino a otto rate, non consecutive, non succede nulla.
Cosa succede alle sanzioni e agli interessi
Le sanzioni e gli interessi, come nella quater, vengono eliminati. Rimane il capitale da pagare con qualche spesa accessoria. Anche Comuni e Regioni possono aderire, ma devono deliberare appositamente. Quindi, se hai multe arretrate o bollo auto non pagato, occhio a cosa decide il tuo Comune. Ovviamente, questa nuova proposta mira a tirare su qualche soldino e insieme dare respiro a chi è nei guai fino al collo. Ma sarà davvero efficace? Dipende da come reagirà chi è in debito.
Insomma, tra promesse, rate e proposte ancora da discutere, questa mossa potrebbe essere di grande beneficio. Ma per chi non vuole essere travolto dal prossimo avviso dell’Agenzia delle Entrate, forse vale la pena dare un’occhiata a questa sanatoria e farsi spiegare bene dal proprio commercialista quali sono le opzioni più valide.